"Un servizio completamente allo sbando", al punto che "ci sono ragazzi nuovi entrati a cui non è stato dato un capo di abbigliamento" e sono dunque stati costretti a "comprare parte della divisa con i loro denari per poter lavorare". È questa, nelle parole del leghista Simone Carapia, la situazione all’interno del Corpo unico di Polizia locale del Circondario.
"Il segnale forte arrivato dalle sigle sindacali più rappresentative è indice che le problematiche protrattesi per mesi si sono palesate", prosegue il consigliere comunale e metropolitano del Carroccio in riferimento alla mobilitazione annunciata nei giorni scorsi da Cgil, Cisl, Uil e Csa. "Dai verbali mandati in ritardo ai costanti debiti fuori bilancio – riepiloga Carapia –, alla promessa ai sindaci di maggiore presenza sul territorio anche quest’ultima assolutamente disattesa".
Nel mirino del leghista finiscono dunque il comando di via Pirandello e gli amministratori dei nove comuni del territorio (tutti tranne Castel San Pietro) che aderiscono al servizio svolto in forma associata per il Circondario.
"Il contingente di personale conta una carenza in termini di organico di circa il 40% dagli standard previsti dalla legge regionale – ricorda Carapia –. L’organizzazione interna pare quasi definita a sorteggio. Ogni tot tempo il dirigente sposta personale senza la minima motivazione a discapito delle professionalità acquisite e senza il minimo criterio logico. L’amministrazione mette la testa sotto la sabbia e nega l’evidenza quotidianamente. Questo la dice lunga su come sia messo il servizio nonostante l’atteggiamento del tutto va bene madama la marchesa da parte dell’Amministrazione. Chissà che i sindacati – conclude il consigliere comunale e e metropolitano della Lega – non riescano a risollevare un servizio completamente allo sbando e non certamente per colpa del personale".