Il consigliere comunale Simone Carapia (Fratelli d’Italia) va all’attacco della Giunta per i recenti vandalismi al parco delle Acque minerali. Dopo che un paio di settimane fa era stato distrutto un totem informativo nei pressi del monumento dedicato a Senna, qualche sera fa lo stesso memoriale è stato preso di mira da ignoti in due diversi episodi. E l’esponente di opposizione tira in ballo l’ordinanza, firmata in estate dal sindaco Panieri e che il centrodestra ha subito contestato, che vieta l’introduzione di alcolici e contenitori di vetro all’interno dell’area verde all’interno del circuito. "Questa è l’ennesima dimostrazione che è una foglia di fico con cui il sindaco Panieri vorrebbe dimostrare la sua intenzione di provvedere, ma che in realtà conferma la sua incapacità di agire sull’ordine pubblico", è il pensiero di Carapia in riferimento alla misura restrittiva varata dal primo cittadino. "Lo stesso provvedimento è già stato inutilmente usato per le situazioni della fermata di viale Carducci e dei giardinetti vicini – ricostruisce il meloniano –, ma nulla è cambiato".
Insomma, secondo l’opposizione bisogna agire meglio sul versante sicurezza. "Il primo mezzo a disposizione del sindaco sarebbe la polizia locale che controlli, presidi e intervenga dove c’è necessità; ma come purtroppo sappiamo tale Corpo è sotto organico e vive all’interno una situazione conflittuale – ricorda Carapia –. Speriamo che con il cambio di comandante in questi giorni inizi veramente un nuovo corso". Anche perché, come sottolinea l’esponente di opposizione, il problema è ormai diffuso. "Certe aree critiche della città vanno tenute monitorate con webcam di vigilanza, ma in gran parte non lo sono – protesta Carapia –. Al giardino di San Domenico, per esempio, anche l’altra sera è dovuta intervenire una ambulanza del 118 per assistere una alcolizzata in stato di incoscienza". Tornando invece alle Acque, secondo il consigliere di FdI la zona del memoriale di Senna è "abbandonata come il resto del parco e lasciata nel disordine. E fa sorridere – conclude Carapia – che chi governa Imola si vanti della tenuta del verde in città. Potrebbero almeno creare una piccola struttura dove lasciare bandiere e ricordi, e non avere una stracceria attaccata alla recinzione".