MATTIA GRANDI
Cronaca

Capodanno, cenone fa rima con pienone

Tutto esaurito nei ristoranti per la tradizionale cena di San Silvestro nonostante qualche rialzo dei prezzi. In tavola trionfa il pesce

Capodanno, cenone fa rima con pienone

di Mattia Grandi

Sono pochi i tavoli ancora disponibili nei ristoranti di Imola e dintorni per il cenone di San Silvestro. Una pioggia di prenotazioni, in controtendenza con quel caro vita che mette a dura prova gli equilibri economici di tante famiglie, capace di mandare sold out parecchi locali del territorio.

È il caso dello stellato San Domenico: "A dire il vero, da due mesi a questa parte non abbiamo mai avuto un tavolo libero – svela lo chef Massimiliano Mascia –. Nella finestra festiva si sono registrati flussi continui di clienti". E per salutare l’arrivo del 2023, il tempio gastronomico di via Sacchi punta sul sicuro. "Tanto pesce, qualche proposta più classica e l’immancabile Uovo in Raviolo – anticipa –. Da non perdere il filetto di rombo al tegame con riduzione di champagne e caviale. Ma pure il cotechino con lenticchie per gli amanti della tradizione. Prezzi? Un po’ aumentati, ma non certo in proporzione ai pressanti rincari di utenze e materie prime".

Tutto completo anche al ristorante Molino Rosso. "Due sale piene con 500 persone in arrivo per vivere la nostra cena-disco con la musica di Fabio Marchi dj e la voce di Vincenzo Messina – racconta Mirco Galassi –. Peccato non poter accontentare le tante telefonate last minute. Possibilità, però, d’ingresso nel dopo cena dalle 23 in poi. Le nostre proposte culinarie? Domina il pesce. Ma ci sono pure quelle a misura di bambini".

Doppio turno di lavoro per Orazio Galanti e il personale della sua Hostaria 900: "Primo round fino alle 22 poi via libera al secondo giro con vista sul nuovo anno – sottolinea –. La mossa vincente? Abbandonare il menù fisso per quello alla carta. Tante persone sono ancora alle prese coi postumi delle grandi abbuffate dei giorni scorsi. Libertà di scelta tra carne, pesce e il leggendario tartufo". Capitolo prezzi: "Inevitabile ritoccare il listino al rialzo per arginare l’ascesa delle spese che non risparmia neppure il lavaggio delle tovaglie, l’accessoristica e la carta – confida –. Per ora nessuna lamentela dai clienti. Anzi, si lavora senza sosta".

Preso d’assalto, ma con un po’ di disponibilità residua, anche il cenone di fine anno de ‘Il Campanaccio’. "Ottimi riscontri dall’inizio delle feste con Natale e Santo Stefano a farla da padrone – analizza il titolare Luciano Mongardi –. Qualche disdetta a causa dell’influenza, ma sono i classici imprevisti di stagione". Tutto pronto per un San Silvestro che strizza l’occhio ai sapori di Romagna: "Nessun vincolo di orario d’arrivo grazie alla nostra modalità di cucina espresso – prosegue –. Antipasti con crostini gourmet, petto d’oca, vol-au-vent con spuma di mortadella e pistacchio, crema di parmigiano al profumo di tartufo. A seguire, strozzapreti con sangiovese e salsiccia di mora romagnola e risotto alla melagrana". Per non parlare dei secondi: "Filetto al sapore di tartufo, zampone e lenticchie – chiosa –. Dolce e pasticceria poi il calice di prosecco per brindare a mezzanotte".

Pienone anche nella vallata del Santerno: "Prenotazioni esaurite in pochissimo tempo – spiega Massimiliano Gurioli del Gallo di Castel del Rio –. La gente vuole trascorrere una serata spensierata soprattutto in compagnia di amici". E mangiare bene: "Dalla vellutata di lenticchie passiamo allo sformatino ai carciofi – elenca –. Primi piatti con agnolotti al ragù di prosciutto e i passatelli su fonduta di parmigiano al culatello. I secondi? Bocconcini di coniglio fritto e guancia di manzo brasata al sangiovese". Un trionfo.