MATTEO ALVISI
Cronaca

“Bullo e spacciatore”, botte e aggressioni a dieci coetanei. Arrestato a 17 anni

Umiliava le vittime e in un caso ha tentato un’estorsione per debiti di droga. Nel mirino pure una ragazza. Si è scagliato anche contro i carabinieri. Il capitano Lifrieri: “Le famiglie vengano da noi in caso di segnali allarmanti”

MATTEO ALVISI
Cronaca
I carabinieri della stazione di Casalfiumanese, titolari delle indagini

I carabinieri della stazione di Casalfiumanese, titolari delle indagini

Imola, 8 settembre 2024 – Botte, minacce di morte, tentata estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: sono solamente alcuni dei capi d’imputazione per un giovane italiano di 17 anni che è stato arrestato dai carabinieri.

La sua condotta criminale si è susseguita per diversi mesi, forse anni, e ha avuto come vittime una decina di suoi coetanei, fra cui una ragazza minacciata a più riprese di morte.

Ora il minorenne è indagato dalla Procura dei minori di Bologna (sette capi di imputazione) ed è stato portato in una struttura della giustizia minorile.

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A pesare è anche una tentata estorsione perpetuata a quanto sembra ai danni di un ragazzo, suo debitore, per un vecchio acquisto di hashish non pagato.

E in materia di droga, per l’appunto, dovrà rispondere anche di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per fatti successi tra Casalfiumanese e Imola. Nel Comune del circondario era diventato una sorta di piccolo boss ed era conosciuto per le sue condotte anche di bullismo.

A quanto si apprende, infatti, altri ragazzini anche più giovani si sono trovati ad affrontare atti di prepotenza da parte del presunto responsabile che in alcuni casi li spaventava, sorprendendoli alle spalle e afferrandoli per il collo con forza.

In un’altra circostanza il 17enne avrebbe spento una sigaretta sulla mano di un ragazzino per costringerlo a umiliarsi in ginocchio davanti a lui.

Ma non è finita qui. Anzi.

Il giovane non ha fatto sconti neppure agli stessi carabinieri con cui si è dimostrato arrogante quanto minaccioso, in particolare quando i militari dovevano restituirgli il suo smartphone precedentemente sequestrato durante le indagini.

Probabilmente infastidito dall’iter giudiziario che lo aveva coinvolto, il 17enne si è scagliato contro agli uomini dell’Arma minacciandoli di morte e bloccandogli il citofono della caserma con un pezzo di legno facendolo così suonare incessantemente fino alla rottura dello stesso e promettendogli che avrebbe fatto di tutto per farli finire sui giornali.

Purtroppo sono sempre più frequenti gli episodi di violenza che vedono protagonisti giovani e pure giovanissimi come è successo, tra l’altro, proprio pochi giorni fa a Bologna con la morte di Fallou Sall, pure lui 17enne accoltellato a morte da un coetaneo per strada.

Un allarme sociale e di violenza che sta crescendo con la sensazione che molti di questi ragazzi non hanno rispetto di nessuno e neanche di chi porta una divisa, minacciando e aggredendo perfino adulti senza alcun timore soprattutto se in gruppo o armati con qualche cosa.

“Invitiamo le famiglie – sottolinea il capitano dei carabinieri di Imola, Gino Lifrieri – a venire subito da noi quando si avvertono dei segnali allarmanti o dei problemi particolari, perché la tempestività è molto importante. Noi siamo sempre disponibili, soprattutto quando si tratta di minorenni che hanno ancora tutta la vita davanti e che la se possono rovinare se non si interviene in tempo, oltre che rovinarla ad altri”.