Imola, 2 novembre 2024 – Sembrava proprio una grossa bomba d’aereo della Seconda guerra mondiale, adagiata nel greto del fiume Santerno vicino al ponte della Tosa. Arrugginita come tante che emergono ancora oggi da campi e scavi, forse spostata in seguito alle piene tumultuose dell’ultimo mese. Ma fortunatamente, in seguito alle verifiche, si è rivelato soltanto un falso allarme.
La segnalazione è arrivata nel primo pomeriggio e, vista la forma inconfondibile dell’oggetto, è stata presa molto sul serio. A occhio nudo sembrava proprio una bomba.
Così in riva al Santerno sono arrivati protezione civile, carabinieri, esercito e carabinieri per verificare se si trattava davvero di un ordigno bellico risalente all’ultima guerra e di che tipo. Fortunatamente i controlli hanno permesso di appurare che era un pezzo di legno del tutto innocuo. Lo ha raccontato lo stesso sindaco Marco Panieri con un post sul suo profilo social: “(Sul Santerno, ndr) Insieme alle forze dell’ordine e alla protezione civile per un allarme bomba. Quello che sembrava un ordigno bellico si è rivelato un tronco consumato a forma di bomba ricoperto di fango”.
Tanti i precedenti nel territorio, anche quest’anno. Due proprio nell’ultimo inverno. Lo scorso febbraio al confine fra Faenza e Castel Bolognese era stata trovata una bomba d’aereo da 200 chili.
Lo stesso mese i genieri avevano fatto brillare anche una bomba di mortaio ritrovata durante un’operazione di disboscamento a Monte Calderaro, nel territorio comunale di Castel San Pietro.