Imola, 11 ottobre 2024 – Creare un "sistema di mobilità di comunità", basato sulla condivisione dei mezzi già in strada. Come? Lanciando una app riservata ai residenti per utilizzatori e autisti, ma anche pianificando altri interventi paralleli quali la creazione di punti fermata e l’attivazione di incentivi. Il tutto utilizzando un finanziamento europeo da oltre mezzo milione di euro. È il piano di car pooling 2.0, per l’uso condiviso di auto private tra più persone per ridurre i costi di spostamento, allo studio del Circondario. Una sorta di ‘Bla bla car’ (dal nome del servizio di questo tipo più famoso) tutto in chiave locale.
L’ente di via Boccaccio parteciperà infatti, in qualità di partner operativo al progetto (dal titolo provvisorio ‘Car pooling di comunità’), così come richiesto dalla Città metropolitana di Bologna (soggetto capofila), a un bando europeo in scadenza il prossimo martedì, il 15 ottobre, pensato per "stimolare l’offerta di servizi innovativi ai cittadini delle aree metropolitane grazie all’impiego delle nuove tecnologie".
Oltre a quella del Circondario, il progetto prevede la partecipazione di altri soggetti ed enti territoriali tra cui l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, l’Università di Bologna e Art-ER (società consortile nata per favorire la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del territorio).
La soluzione proposta sarà testata con tre progetti pilota sul territorio metropolitano: imolese, appennino e pianura. Il progetto ha una durata di 42 mesi, con avvio delle attività da bando entro ottobre 2025. ll budget totale del progetto ammonta a sei milioni e 250 mila euro, con un cofinanziamento europeo dell’80%, pari a cinque milioni. Il budget assegnato al Circondario ammonterà, in caso di accoglimento della domanda, a 700 mila euro, con un confinanziamento europeo di 560 mila. Ammissibili a contributo anche le spese di personale nonché i costi generali nella misura massima del 15%.
Dando il via libera alla candidatura del progetto, la Giunta del Circondario sottolinea il valore dell’iniziativa, "volta a integrare i servizi di trasporto pubblico locale classici – si legge nella delibera uscita dall’ente di via Boccaccio –, garantendo una risposta efficace alla domanda delle aree periferiche garantendo al contempo una maggiore sostenibilità economica, ambientale e sociale agendo direttamente su vettori diretti di isolamento e esclusione sociale".