REDAZIONE IMOLA

Autostazione, comitato in pressing: "Il restyling non può più attendere"

Bellosi si appella alla sindaca Marchetti e chiede il rilancio del progetto di riqualificazione "Dai marciapiedi ai tombini, servono lavori urgente nell’area esterna. Eliminare le barriere architettoniche".

Autostazione, comitato in pressing: "Il restyling non può più attendere"

Giovanni Bellosi

Dopo la Fonte Fegatella, l’Autostazione. Il comitato "La voce di chi non ha voce" lancia un nuovo appello all’amministrazione comunale, tornando su un tema dibattuto per anni, il recupero dell’ex stazione dei bus, che avrebbe dovuto concretizzarsi già da tempo ma che di fatto è sempre rimasto al palo. "Ci auguriamo che ciò che è stato promesso e mai fatto dalle amministrazioni comunali precedenti possa essere traguardato dalla neo sindaca Francesca Marchetti", auspica Giovanni Bellosi, portavoce del comitato, riportando alla luce una questione che aveva riempito le pagine dei quotidiani già un paio di lustri fa, prima che il Comune riuscisse a riscattare dalla vecchia Atc lo stabile annunciando in tempi non biblici l’avvio di un progetto di recupero e rilancio della struttura. In realtà, negli anni, si è provveduto come prima mossa a chiudere a chiave il lucchetto della sala d’attesa per scongiurare i (ripetuti) danni provocati dai vandali, poi però non si è andati oltre a una ‘rinfrescata’ interna dei muri buona per poter ospitare a spot qualche esposizione, come avviene per esempio, e come avverrà quest’anno, nel periodo natalizio.

Fuori, sottolinea Bellosi, "restano e si aggravano i problemi rilevati e denunciati da noi sia prima della pandemia sia a marzo del 2022. Il marciapiedi attorno alla struttura è sempre più sconnesso, i tombini scossano, il cordolo è rotto e gli avvallamenti creano pericoli soprattutto per le persone anziane e sono difficilmente percorribili anche dalle mamme che spingono un passeggino". Niente sarebbe cambiato, poi, in tema di barriere architettoniche, anche riguardo alla datata richiesta di "uno scivolo adeguato per permettere la discesa dal marciapiedi di sedie a rotelle e carrozzine". A queste problematiche si aggiunge poi quella "della cronica mancanza di una tettoia per chi, sul lato opposto della strada, attende l’autobus in arrivo da Imola per Bologna". L’auspicio, insiste Bellosi, "è che questa amministrazione comunale provveda al recupero dello stabile, magari rispolverando l’idea di fare dell’ex autostazione la sede della Pro Loco, anche per una prima accoglienza dei turisti". Claudio Bolognesi