Imola, 6 giugno 2020 - Una consulenza legale per mettere al riparo il Comune da eventuali contenziosi. E arrivare così all’approvazione del calendario eventi 2020 dell’Autodromo, già stravolto e ridimensionato dal Coronavirus. È questa la strada tracciata dal commissario Nicola Izzo per cercare di disinnescare un conflitto, quello con Formula Imola, che rischia di avere conseguenze pesanti tanto per il Municipio quanto per il futuro della società di gestione del circuito.
Da qualche giorno, tra le due realtà si sta alzando infatti un muro pericoloso. Formula Imola ha presentato il piano di attività in pista per giugno. Il Comune, nella persona del commissario Izzo, l’ha di fatto rispedito al mittente, ritenendolo incompleto nella parte relativa alla valutazione dei livelli di emissioni sonore previste. Nel frattempo, l’attuale guida del Municipio ha però chiesto un parere autorevole per capire meglio come dovrà comportarsi, in questa fase, in merito all’annosa questione rumore.
La delibera con cui si affida l’incarico all’avvocato Giandomenico Falcon di Padova, che ha già seguito il Comune qualche anno fa nella partita relativa alla classificazione acustica, è chiara: "L’attività dell’autodromo genera diverse problematiche e contestazioni – scrive Izzo nel provvedimento –, in particolare con riferimento agli aspetti di impatto ambientale in quanto fonte di rumore, alla misurazione del rumore stesso, alle ricadute sulle aree circostanti all’Autodromo e sulla popolazione ivi insediata, al numero di giornate in deroga autorizzabili dal Comune, al sistema di monitoraggio". D’altra parte, il circuito "è una risorsa per il territorio – riconosce il commissario – che va valorizzata in quanto rappresenta un volano per l’economia e può divenire un punto di forza e di attrazione del turismo".
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Contestualmente, però, le attività motoristiche "devono essere svolte nel rispetto delle normative – osserva ancora Izzo –, tenuto conto del necessario contemperamento tra il legittimo esercizio di un’attività di impresa e la tutela del contesto ambientale". Ma siccome botte piena e moglie ubriaca non sono conciliabili nemmeno negli adagi popolari, ecco l’esigenza – soprattutto per una figura tecnica come quella di un commissario – di una consulenza legale. Una indicazione "qualificata e strutturata" che "possa essere di supporto alle questioni che il Comune deve affrontare e alle decisioni che deve assumere con la necessità di evitare l’insorgere di contenzioso", prosegue Izzo. Il tutto considerate le "varie problematiche giuridiche e le criticità che le attività dell’Autodromo hanno come ricaduta" e in una prospettiva di "tutela dell’Ente, dell’ambiente, dei cittadini, dell’attività economica".