ENRICO AGNESSI
Cronaca

Autodromo Imola, ecco la nuova terrazza: 2,8 milioni di euro totali per accontentare il Circus

Va in commissione il progetto del primo lotto dell’edificio polivalente costruito sopra il corpo box. I lavori di questa porzione si svolgeranno tra 2025 e 2026: l’ente attuatore sarà Con.Ami

Autodromo di Imola, svelata la nuova terrazza

Autodromo di Imola, svelata la nuova terrazza

Imola, 23 ottobre 2024 – Una grande parete in acciaio di colore grigio scuro dalla parte del paddock, con un’immagine architettonica in continuità con le strutture esistenti. E una lunga vetrata aperta verso la tribunetta sopra la pit-lane, in modo da garantire la miglior visibilità del circuito.

Eccolo qui, nelle prime elaborazioni grafiche contenute nella relazione tecnica allegata allo studio di fattibilità del progetto, il nuovo «edificio polivalente» da costruire in Autodromo grazie alla sopraelevazione del corpo box. È la copertura (già piuttosto criticata dalle forze politiche di opposizione) del tratto di terrazza che va dalla sala stampa alla palazzina della direzione di gara.

Per intenderci, quello in cui lo scorso anno venne realizzata la passerella pedonale a collegamento dei tre nuovi blocchi scala. E nel quale oggi durante il Gran premio di Formula Uno (ma più in generale dei grandi eventi come anche le recenti Finali Mondiali Ferrari), si cerca di ottenere lo stesso risultato, vale a dire quello di avere a disposizione uno spazio coperto con vista sul rettilineo principale, attraverso una tensostruttura temporanea.

A differenza della costruzione dei tre nuovi box più area hospitality maggiormente legati alla permanenza del Mondiale Endurance a Imola fino al 2028 (lavori da 1,2 milioni al via nei prossimi giorni in modo da essere pronti ad aprile 2025), in questo caso è stata infatti proprio la Formula Uno a chiedere di aumentare gli spazi di accoglienza dell’Autodromo come condizione necessaria per ambire a ospitare il Gran premio anche dopo la scadenza contrattuale del prossimo anno.

Nel complesso, si parla di una struttura di oltre tremila metri quadrati. Per il momento verrà però realizzato solo il primo dei quattro lotti (quello più vicino alla sala stampa, che corrisponde a circa il trenta per cento del totale) previsti grazie a un contributo regionale di 2,2 milioni ai quali il Comune aggiungerà ulteriori 600mila euro per complessivi 2,8 milioni appunto.

Il soggetto attuatore dell’intervento è il Con.Ami, al quale l’ente di piazza Matteotti ha affidato a fine 2012 la gestione dell’Enzo e Dino Ferrari. Venerdì nella commissione consiliare del municipio, le forze politiche di maggioranza e opposizione esamineranno nel dettaglio proprio l’accordo di «cooperazione istituzionale» tra il Consorzio dei 23 Comuni e l’ente di piazza Matteotti, con quest’ultimo che già nelle scorse settimane ha firmato un’intesa con la Regione per poter accedere al finanziamento spalmato su tre anni.

Per quanto riguarda la tabella di marcia, nei prossimi mesi si andrà avanti con la progettazione. I lavori entreranno invece nel vivo nel 2025, mentre nel 2026 si completerà la parte restante dell’opera (parliamo sempre del primo lotto). L’obiezione è dietro l’angolo: è giusto investire tanti soldi pubblici in assenza di conferme su una permanenza (comunque difficile) del Gran premio di Formula Uno? Il dibattito è aperto. Nella relazione che accompagna lo studio di fattibilità del progetto, il tema viene inquadrato da un’altra prospettiva. «Ciascuno dei quattro lotti funzionali sarà realizzato per assicurarne la piena indipendenza e funzionalità indipendentemente dalla realizzazione delle altre parti», recita infatti il documento. Nel quale si avverte: «L’obiettivo è quello di dotare la struttura di nuovi spazi attrezzati, che permettano di offrire maggiori servizi e la possibilità di organizzare più eventi anche in contemporanea tra loro. La necessità è quella di disporre di un maggior numero di ambienti chiusi, versatili e funzionali, suddivisibili per aree, idonei a ospitare convegni, congressi, conferenze eventi di formazione, fiere e mostre».