Imola, 10 aprile 2019 - Cinque nuclei tematici sviluppati in quattro ambienti espositivi. Una mostra moderna, elegante ed essenziale. Silenziosa, visto che il rombo delle vetture trasmesse sui maxischermi dai videoproiettori si sente solo in cuffia. E con pochi, ma significativi cimeli: il kart numero 17 dal quale tutto è cominciato, due tute delle ultime stagioni in F1, alcuni caschi verde-oro e la Williams-Renault utilizzata fino a marzo del 1994. Eccola ‘Ayrton magico – L’anima oltre i limiti’, esposizione dedicata a Senna in occasione dei 25 anni dalla morte dell’indimenticato campione brasiliano, che sancisce la riapertura del museo Checco Costa, in Autodromo. Ieri mattina, l’inaugurazione. A partire da oggi, e fino al 30 aprile, la mostra sarà invece aperta al pubblico in vista dell’Ayrton day del 1° maggio. Piacerà?
Il viaggio virtuale comincia a bordo della vettura di Senna, durante quel maledetto Gran Premio di San Marino di 25 anni fa. Ma come a voler riscrivere la storia, il tempo si fermerà per sempre alle 14:16:59 di quel 1° maggio 1994. Da lì parte un lungo rewind che porta lo spettatore indietro fino al 1984, anno del debutto di Senna nel Circus 1 con la Toleman. E a quel punto, grazie ai filmati dell’epoca, compresi quelli dei Gp forniti dalle teche Rai, si va avanti.
C’è spazio per raccontare l’indiscusso strapotere di Senna nel giro lanciato di qualifica, in particolare sul circuito imolese (8 pole position su 11 gare disputate); e poi quello sotto la pioggia. Ecco il 1991, Gran premio del Brasile: la prima soffertissima vittoria davanti al pubblico di casa. Al ventottesimo giro, la monoposto di Ayrton accusa gravi problemi di cambio, perde la quarta marcia, poi la terza e la quinta, ritrovandosi a sette passaggi dal termine con la sola sesta. In queste condizioni sarebbe impossibile per tutti vincere, ma non per Senna, che taglia il traguardo davanti alla Williams di Riccardo Pratese allo stremo delle forze.
E poi l’indimenticabile rivalità con Alain Prost, che si accende irreversibilmente proprio in riva al Santerno, con quel sorpasso di Senna ai danni del compagno di squadra Prost alla curva della Tosa nel 1989, fino ad arrivare a un ricordo (non scontato) di Roland Ratzenberger, altra vittima di quel tragico weekend di 25 anni fa.
Nell’allestimento sono stati utilizzati 20 videoproiettori multimediali a sorgente laser all’avanguardia. Come detto, l’audio arriva invece in cuffia, attraverso un moderno sistema a infrarosso, che restituirà allo spettatore le sensazioni sonore vissute da un pilota di F1 dentro il suo casco: respiro, battito del cuore, collegamento radio con i box. Il sistema, multilingua, sincronizza in tempo reale il sonoro in cuffia con le immagini che sono trasmesse sulle pareti videoproiettate. La mostra è curata da Matteo Brusa e ha il patrocinio dell’Istituto Senna.
Orari di apertura al pubblico: dal 10 aprile al 30 novembre 2019, dal lunedì al giovedì 11-19; martedì dalle 15 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 22; domenica dalle 10 alle 20.
Biglietti: tagliandi per adulti nell'open day e fast lane a 22 euro; adulto giornaliero con prenotazione di giorno a 17. I bambini dai 7 ai 14 anni e gli over 65 pagheranno 12 euro, quelli fino a 6 anni ingresso gratuito. L'accesso è scontato presentando il tagliando di Minardi Day, 200 Miglia, Ayrton Day, Crame e Sbk