Imola, 16 novembre 2020 - Avere la barriera acustica in Autodromo pronta per la stagione sportiva 2021. È l’obiettivo del Con.Ami, messo nero su bianco nella relazione semestrale del Consorzio approvata nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci di via Mentana. Del progetto, la cui realizzazione darebbe una bella chance a Formula Imola sul fronte delle giornate in deroga, si parla da tempo. L’ultimo atto formale risale allo scorso mese di agosto, quando il Consiglio di amministrazione del Con.Ami aveva affidato alla ditta Nuova via Srl i lavori necessari alla costruzione della barriera pensata per mitigare il rumore tra la variante alta e la curva Rivazza, in via dei Colli. L’appalto è stato aggiudicato per una cifra di poco inferiore ai 260mila euro (a carico del Consorzio), a fronte di un importo a base di gara quantificato invece in 320mila euro circa. Prevista, come noto, la costruzione di una struttura in vetro e metallo della lunghezza di 186 metri e dell’altezza di cinque. Il lungo iter per la sua realizzazione, cominciato a inizio 2018, era ripartito nei mesi scorsi. I vecchi permessi di costruzione di un’opera contestata dal comitato Autodromo in quanto ritenuta non idonea alle esigenze dei residenti, e motivo di liti all’interno della vecchia Giunta, erano infatti scaduti. Così a gennaio di quest’anno il commissario Nicola Izzo ha dovuto confermare il pubblico interesse di una barriera, rinnovando successivamente un altro titolo edilizio. Al di là della questione barriera, da registrare l’apertura nei confronti delle istanze dei residenti arrivata in questi giorni dal presidente del Con.Ami, Fabio Bacchilega, durante un’audizione ‘a distanza’ con i consiglieri comunali. "Dobbiamo cambiare paradigma – ha detto il numero uno del Consorzio –. Non possiamo pensare solo alle gare importantissime a livello internazionale. L’Autodromo dobbiamo farlo sentire di più un bene del territorio". Quanto al rapporto con i componenti dello storico comitato anti-rumore, in particolare, "sto avendo delle interlocuzioni interessanti – ricostruisce Bacchilega –. Sono un soggetto importante e tra di loro ci sono anche persone molto competenti in materia. Vanno ascoltati perché hanno subìto un disagio e per certi versi dovranno continuare a subirlo, ma solo all’interno di quello che dicono le leggi". Insomma, la strada del dialogo pare essere stata aperta. E in questo senso, anche il sindaco Marco Panieri, scegliendo per il ruolo di assessore un profilo da mediatore come quello dell’assessore Elena Penazzi, sembra disposto (almeno all’inizio) a far ripartire la discussione. "Bisogna cercare di metterci tutti attorno a un tavolo e pensare a un utilizzo dell’Autodromo più rivolto alla città – esorta Bacchilega –, coinvolgendola in tutti i suoi aspetti. Non possiamo pensare di avere una parte di Imola in conflitto con il circuito".
CronacaAutodromo di Imola: barriere acustiche più vicine