di Marco Signorini
E’ finito nella rete dei carabinieri il presunto autore delle minacce ai danni delle dipendenti della libreria "Il Mosaico". I militari della stazione di Imola hanno infatti denunciato un 40enne ucraino, residente in città, incensurato, per minaccia aggravata da discriminazione razziale, etnica e religiosa. L’atto finale di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna per identificare l’uomo che, sabato scorso, è entrato nella libreria, specializzata in libri per bambini e ragazzi, minacciando la responsabile, una 46enne italiana. La donna, al momento dell’irruzione, si trovava nel locale con una dipendente e un cliente, profondamente turbati dal fare aggressivo dell’uomo.
La 46enne ha così deciso di rivolgersi ai militari dell’Arma e, durante la stesura della querela, ha raccontato che l’uomo – un adulto che non aveva mai visto prima, con indosso una t-shirt bianca con scritta la frase “Dio ti salverà” – sarebbe entrato nella libreria tenendo in mano un testo sacro da cui ha iniziato a leggere a voce alta alcuni passaggi di un testo che fa riferimento ai bambini tratto dal Vangelo secondo Matteo.
La responsabile della libreria lo avrebbe così interrotto chiedendo spiegazioni e lui, dopo averle risposto che era infastidito dalle attività svolte nel locale, in particolare facendo riferimento a una “Drag queen” che aveva partecipato a un evento nella libreria e alla lettura di un testo per bambini che raccontava di un coniglio che sposa un altro coniglio, avrebbe iniziato con le minacce: "Siete delle pervertite! Questa libreria è un luogo non gradito a Imola! Sappiamo cosa state facendo, per questo ne subirete le conseguenze". Ricostruendo i fatti, i carabinieri sono riusciti a risalire al presunto autore della minaccia aggravata. Convocato in caserma, il 40enne è stato così denunciato.
"Ringraziamo carabinieri e polizia per la loro vicinanza – fanno sapere dallo staff del Mosaico –. L’uomo che ha fatto irruzione nel locale ha dimostrato di avere ben presenti le nostre attività e considerare il blitz come il gesto di una persona poco lucida sarebbe superficiale. Per un po’ di tempo resteremo sempre in due all’interno del locale facendo più attenzione negli orari di entrata e uscita, ma non arretriamo di un millimetro. Andremo infatti avanti con tutte le nostre attività con ancora più impegno e dedizione".