Imola, 25 novembre 2024 – La costruzione della giunta regionale entra nel vivo. E, in attesa del summit con Giorgia Meloni sul post-alluvione, Michele de Pascale vedrà i leader di Pd e partiti alleati già questa settimana. La sanità resta il tema principe per il neogovernatore che ha fatto sapere che partirà con una serie di incontri negli ospedali con primari e coordinatori infermieristici.
In attesa di sciogliere il nodo di chi sarà il prossimo assessore o se lo stesso presidente terrà la delega della sanità ad interim (ipotesi più difficile), si è tornato a discutere di un’unica azienda Usl che metta insieme Bologna e Imola.
Uno scenario di cui si iniziò a parlare in tempi pre-Covid e su cui si è tornati a battere l’anno scorso con l’idea di un’unica Azienda sanitaria a livello metropolitano ’spinta’ anche dal sindaco di Bologna Matteo Lepore. Ma anche in quel caso, l’idea venne bocciata dall’assessore regionale Raffaele Donini, trovando il ’niet’ di Imola e del sindaco Marco Panieri.
De Pascale, pur elogiando il modello romagnolo che ha portato a termine l’Ausl unica, sa bene di questo muro imolese (ribadito anche nei vari incontri in campagna elettorale) e ha già frenato all’idea di fusione.
Una proposta, comunque, rimasta a livello di discussione politica, come conferma il dg dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon: “Non c’è alcun ordine del giorno sul tavolo. E mai il tema è arrivato alla conferenza territoriale sociale e sanitaria”.
Pure Valentina Castaldini (FI) ribadisce il suo no all’accorpamento: “Un buon inizio. Ma – avverte – se si deve fare una riforma della sanità ciò che conta è che non si passi da delibere di giunta, ma da proposte di legge che arrivino dall’assemblea legislativa eletta dai cittadini”.
Di certo, il grande cantiere della sanità verrà aperto a breve da de Pascale. L’ipotesi più papabile è quella di un assessore tecnico: Chiara Gibertoni, dg del Sant’Orsola di Bologna, è in pole, ma restano in campo l’ex direttore Aifa Nicola Magrini e il romagnolo Tiziano Carradori. Non escluso, comunque, un altro nome ’coperto’.