"Si chiude un anno positivo, con 163.746,40 quintali di uve complessivamente lavorati, pari al 5,09% in più rispetto all’anno precedente. E siamo sicuri che i progetti di valorizzazione e i meccanismi di incentivo che abbiamo in mente renderanno i nostri agricoltori ancora più competitivi, assicurandoci un 2025 migliore". La famiglia Poletti, da quasi un secolo al timone dell’omonima casa vinicola fondata appunto nel 1928, traccia un bilancio dell’annata ormai alle spalle. E guarda al futuro con ottimismo.
Dodici mesi, quelli appena trascorsi, che per la casa vinicola Poletti hanno vissuto un momento cruciale lo scorso mese di febbraio. È di quel periodo infatti, l’acquisizione definitiva (molto dibattuta anche dalla politica) di Cavim (oggi in liquidazione coatta amministrativa), al tempo rilevata per 2,8 milioni (sgravata dai debiti) dopo che la stessa casa vinicola Poletti l’aveva salvata dal fallimento l’estate precedente attraverso un affitto di ramo d’azienda.
Proprio nello storico stabilimento di Sasso Morelli, che fu della cooperativa, l’azienda ha incontrato nei giorni scorsi gli agricoltori del territorio. C’erano quelli che conferiscono le proprie uve nella cantina, ma anche altri.
L’obiettivo dell’incontro era per presentare un quadro della situazione attuale e anticipare alcune fra le azioni in programma il prossimo anno. Due, in particolare, le scadenze in vista: entro maggio 2025, la casa vinicola Poletti annuncia che presenterà dei "progetti di valorizzazione delle tipologie di uva tipiche del nostro territorio, come il Pignoletto, e di interesse commerciale, come lo Chardonnay, la Malvasia e il Pinot Grigio, con l’obiettivo di migliorare la commercializzazione e la vendita dei prodotti". Contemporaneamente, comincerà la selezione delle uve e rosse per la produzione di vini di alto livello in occasione del centesimo anniversario della cantina, nel 2028.
Entro giugno-luglio, invece, verrà pubblicato il listino per i conferimenti del 2024, e "verranno presentati dei meccanismi di incentivo per i conferimenti del 2025 di cui gli agricoltori che sceglieranno di conferire le loro uve presso la casa vinicola Poletti – spiegano dall’azienda – potranno godere sulla base della tipologia della raccolta (manuale o meccanizzata), della qualità (pulizia e sanità) delle uve, della quantità e dei progetti di valorizzazione a cui sceglieranno di aderire, allo scopo di premiare i miglioramenti nella filiera produttiva". Sarà quello anche il momento del saldo delle uve relative alla vendemmia 2024.