Imola, 27 luglio 2024 – I carabinieri hanno sentito ieri pomeriggio il papà di Arkea, la piccola di origine albanese annegata a cinque anni alla piscina dell’hotel Molino Rosso mercoledì, in circostanze ancora del tutto da chiarire. «Un uomo comprensibilmente distrutto, sconvolto e sfinito dal dolore, che fa fatica a capire cosa possa essere successo, non fa domande e non ha risposte», fa sapere Andrea Oxilia, il maggiore alla guida dei carabinieri di Imola.
Alla mamma, che era presente in piscina in quel momento, sono state date ancora 24 ore di tempo: è ancora in stato di shock. Le sue dichiarazioni, però, sono un tassello fondamentale per ricostruire la dinamica del decesso della bambina, su cui ci sono diversi punti oscuri. La donna, trentenne, potrebbe essere sentita oggi. L’unica cosa accertata è che non si trovava accanto alla bambina, che si è immersa nella vasca idromassaggio, al momento del possibile malore. Era insieme alla sorellina di Arkea, di un anno. Sulla vicenda è aperto un fascicolo della Procura di Bologna contro ignoti, l’ipotesi è di omicidio colposo. Il pm Marco Forte, intanto, ha dato il nulla osta alla sepoltura: dunque, non si andrà oltre all’esame esterno del corpo, già avvenuto. Niente autopsia.
L’appello dei Carabinieri per avere informazioni su quei momenti (video e foto, ma anche racconti orali) non è rimasto inascoltato: «Si sono presentati in cinque – continua Oxilia –. In particolare c’è chi ha aiutato ad eseguire le manovre per rianimare la piccola sul posto, usando il defibrillatore, regolarmente presente. Hanno fatto veramente un bel gesto». Ma purtroppo, nessuno ha ancora ricostruito gli istanti precedenti alla morte di Arkea, che sono quelli che contano per capire cosa sia successo.
L’hotel Molino Rosso, intanto dopo aver fatto saltare la serata Vivir di giovedì scorso in segno di lutto, ha ribadito la vicinanza dopo la tragedia: non c’è stato bisogno di sequestro preventivo dell’impianto (che perciò ha proseguito l’attività), perché al momento le misure di sicurezza sarebbero state rispettate e dunque nessun appunto ai gestori è stato mosso.