REDAZIONE IMOLA

Aneddoti e gaffe dei grandi compositori

Da Wagner che si commosse lasciando Bologna ai clamorosi ritardi di Giuseppe Verdi

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Verdi e quel tentativo di camuffarsi per non essere riconosciuto, Wagner e le lacrime per quella Bologna diventata ‘sua’ in soli due giorni, Rossini e il suo amore sconfinato per la cucina emiliana. Musica, ma soprattutto aneddoti curiosi e inediti dei più grandi compositori della storia nella serata che alle 20.30 vedrà protagonista il tenore e scrittore Cristiano Cremonini al teatro Cassero in un incontro che sarà presentato da Vincenzo Zacchiroli e Antonio Olivieri. Cremonini nel 2021 ha dato alle stampe il libro ‘Il teatro della gente’, raccontando non solo e non tanto la storia del Comunale di Bologna, ma soprattutto aneddoti e gaffe che in qualche modo ‘umanizzano’ figure leggendarie della storia della musica classica, tutti episodi legati alle ‘trasferte’ in terra emiliana di questi grandi compositori. Così accogliente e calorosa, la dotta Bologna, da sciogliere in lacrime Richard Wagner, che nei suoi due giorni nella capitale emiliano romagnola nel 1876, racconta Cremonini dopo una ricerca accurata degli scritti dei cronisti dell’epoca, "rimase così colpito che al momento di andare, giunto alla stazione e salito sul treno, si fermò sul predellino e nel ringraziare e salutare non riuscì a trattenere le lacrime, promettendo un ritorno che non avvenne perché proprio a pochi mesi dal ritorno, morì improvvisamente durante il Carnevale di Venezia".

Non meno caloroso, ma per nulla ricambiato, il pubblico di Bologna fu col glaciale e riservatissimo Giuseppe Verdi. "Si presentò a ‘spiare’ un’opera di Wagner al Comunale camuffato per non farsi riconoscere, prenotando con nome non suo. Il pubblico lo riconobbe però subito, e non trattenne un lungo ed entusiasta ‘Viva Verdi!’. La risposta del Maestro? Non si sporse neppure per salutare", sorride Cremonini. Nel 1850, poi, fu invitato a dirigere una propria opera, la ‘Luisa Miller’, ma anche questa volta la ‘gaffe’ fu poderosa. "Arrivò in ritardo, ma non di ore, di giorni! Dovettero così spostare la programmazione, ma non andò meglio il giorno della ‘prima, quando dimenticò parte delle sue musiche. Insomma, anche i grandi sbagliano". Tutti aneddoti, come quelli del ‘bolognese’ Rossini e del suo amore per la cucina emiliana, che Cremonini racconterà in una serata che avrà come accompagnamento le musiche di Handel, Mozart, Rossini e Verdi.

Claudio Bolognesi