
Uno degli incontri dei comitati che si oppongono all’attuale progetto
Imola, 22 aprile 2025 – Riparte la mobilitazione del coordinamento dei comitati che si oppongono all’attuale progetto di potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese. Domani sera alle 20 al centro sociale La Stalla (via Serraglio 20/B) è stato infatti organizzato un incontro pubblico dal titolo ‘I comitati e il mondo agricolo si confrontano sul progetto del quadruplicamento ferroviario’ con la partecipazione delle associazioni Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Terra viva.
Nell’attesa della relazione conclusiva di Rfi-Rete Ferroviaria Italiana, prevista al termine del dibattito pubblico, il coordinamento dei comitati ribadisce la propria contrarietà alle ipotesi finora proposte (due nuovi binari su viadotto a ridosso del percorso autostradale) in quanto “stravolgerebbero l’intero territorio regionale”, rimarca il presidente Armando Martignani.
Da qui la volontà dei gruppo di cittadini in questione, operativi tra Imola, Castel San Pietro Terme, Ozzano Emilia, San Lazzaro e Solarolo, di continuare nella loro “opera di sensibilizzazione” su un “argomento cruciale per il futuro del nostro territorio e delle nostre comunità. Il silenzio che è seguito alla chiusura del dibattito pubblico ci preoccupa, e non poco – prosegue infatti Martignani –. In gioco ci sono la tenuta economica del nostro territorio e la tenuta sociale delle nostre comunità, e come cittadini non abbiamo la benché minima intenzione di abbassare la guardia e di aspettare in silenzio”.
Detto questo, “abbiamo molto apprezzato che nei sei giorni scorsi sia stata depositata un’interpellanza su questo tema da parte del consigliere regionale Marco Mastacchi di Rete civica-Elena Ugolini presidente, che l’assemblea legislativa discuterà presumibilmente nel mese di maggio – fanno sapere i comitati –. Certamente in quell’occasione i comitati saranno presenti all’Assemblea legislativa per assistere alla discussione, ascoltare le varie e diverse posizioni e trarne le opportune considerazioni. Vogliamo che le Istituzioni a tutti i livelli, siano coscienti e prendano atto della nostra coesa presenza”.
Mastacchi aveva auspicato una modifica della tratta dei treni, puntando sulla dorsale adriatica. O in alternativa, sulla realizzazione di tratti in galleria (ipotesi già scartata da Rfi) per minimizzare i danni. Per il consigliere di opposizione, serve “un ripensamento del progetto a favore di soluzioni meno invasive e più funzionali“, anche perché “cittadini e alcune amministrazioni comunali esprimono preoccupazione e contrarietà“. Il progetto, ricorda il civico, vale oltre tre miliardi di euro e prevede “nuove linee ferroviarie per diverse decine di chilometri, con viadotti alti fino a 18 metri, che attraverserebbero la pianura a nord della via Emilia, impattando su terreni agricoli, imprese, abitazioni e proprietà“.