
Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana
Imola (Bologna), 7 gennaio 2025 – Dalle certezze di un 2024 appena lasciato alle spalle agli auspici per il nuovo anno. A fare il punto è Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana.
Renzi, a che voce archiviamo il 2024?
"Il nostro territorio ha dimostrato una tenuta sul piano economico con una forte propensione ad investire in innovazione. Per fortuna, il circondario è stato lambito marginalmente dai recenti eventi alluvionali, ad esclusione della bassa imolese e della zona collinare".
Già, la vallata del Santerno è ancora alle prese con diversi patemi.
"Rimane un elemento di forte preoccupazione per quanto riguarda le infrastrutture. Non accettiamo che le nostre colline vengano trascurate e abbandonate non garantendo quella rete stradale necessaria per raggiungere le tante attività che sono ubicate nella zona".
A livello di dinamiche imprenditoriali, su cosa puntare per il 2025?
"Sul rafforzamento del rapporto tra domanda e offerta di lavoro. Serve una manodopera sempre più specializzata e, conseguentemente, la formazione è un tema fondamentale per il prossimo futuro".
Facciamo le carte al nuovo anno appena cominciato.
"E’ difficile azzardare previsioni. Noi ci auguriamo che possa essere un’annata positiva ma, ad oggi, permane un clima di incertezza. Persistono elementi di preoccupazione soprattutto per quanto riguarda i settori dell’automotive e della moda. Non parliamo di comparti trainanti del nostro territorio ma qualche ricaduta negativa la si avverte".
Note positive?
"La capacità del mondo artigiano e, più in generale delle Pmi, di restare al passo con i processi innovativi. Una virtù che garantisce un rapporto lavorativo con i grandi player del territorio capace di dare al futuro tinte di sufficiente serenità".
Imola e centro storico.
"Abbiamo registrato segnali importanti di rivitalizzazione con nuove attività che hanno aperto. Così si garantisce un’offerta variegata e di qualità che rende più appetibile la sosta. La vivacità di un centro storico rafforza quel valore di comunità che passa anche attraverso la simbologia della piazza come elemento di aggregazione e di relazione".
Capitolo autodromo Enzo e Dino Ferrari.
"Fondamentale per i prossimi anni sarà la riconferma del Gran Premio ad Imola anche dopo il 2025. Il nostro territorio ha dimostrato sempre una grande sensibilità e disponibilità anche nei momenti più difficili. Negli anni del Covid, Imola non si è tirata indietro, ospitando la F1, organizzando il mondiale di ciclismo e garantendo un’accoglienza di alto livello. Credo che questa sensibilità vada premiata riconoscendo, quanto meno, lo stesso trattamento riservato a Monza".
Riconoscenza non scontata quando di mezzo ballano diverse decine di milioni di euro.
"Non si tratta di fare un favore ad una città, ma di pensare Imola in un contesto di sistema Paese per quello che rappresenta nel mondo attraverso le grandi manifestazioni sportive, per le caratteristiche della pista e per gli investimenti su sicurezza, ospitalità e qualità del tracciato. Tutto ciò merita l’attenzione complessiva delle istituzioni e del mondo dello sport internazionale".
Stefano Domenicali ha caldeggiato il coinvolgimento di realtà private all’interno dell’investimento F1 ad Imola.
"Auspico che il sistema imprenditoriale locale partecipi in quota parte a quella che è la valorizzazione di un patrimonio che non è solo l’espressione di una città, ma dell’efficienza dell’intero Paese".