La sospensione dell’ambulanza ‘Imola 42’, scattata a metà dicembre e destinata secondo i piani iniziali dell’Ausl a durare solo un mese, proseguirà anche per tutto febbraio. Il motivo? "Carenza di personale infermieristico". Lo denuncia Giuseppe Rago (Uil Fpl), che già nelle scorse settimane aveva messo la vicenda sotto la lente.
Breve riassunto delle puntate precedenti. Il servizio è stato introdotto a dicembre 2022 per sostenere l’attività degli altri due mezzi operativi nel circondario. E già in passato l’ambulanza ‘Imola 42’ era stata sospesa, non senza polemiche. Era accaduto, per esempio, da giugno a ottobre 2023, quando la Regione aveva motivato il taglio di quello che veniva definito un "mezzo di soccorso utilizzato per trasporti secondari" con la "fisiologica flessione della richiesta" di tali servizi, in particolare inter-ospedalieri, nei mesi estivi. E questo "al fine di favorire la fruizione delle ferie estive da parte del personale 118", erano state le parole dell’allora assessore Raffaele Donini, in una equipe nella quale già al tempo si erano registrate "due assenze tra il personale con qualifica di autista soccorritore".
A distanza di un anno e mezzo circa, i problemi sembrano essere aumentati. A fine 2024, in una lettera indirizzata al reparto ospedaliero, il direttore dell’unità operativa di Pronto soccorso e Medicina d’urgenza dell’Ausl, Rodolfo Ferrari, aveva annunciato la sospensione dell’ambulanza per problemi di "carenza in organico" dal 15 dicembre. Una "scelta obbligata", l’aveva definita Ferrari, dovuta a "criticità nella dotazione del personale infermieristico". Lo stop, che come detto all’inizio sembrava necessario solo fino al 15 gennaio, è stato poi prorogato fino a fine mese. E, si scopre ora, resterà valido per tutto febbraio."Il suggerimento che avevamo dato nell’utilizzare gli autisti in eccesso per riattivarla l’Ausl lo ha bellamente ignorato", protesta Rago. E aggiunge: "Il turno per il mese di febbraio non ha visto reinserita l’ambulanza, che nelle parole del primario del pronto soccorso veniva momentaneamente sospesa fino al 15 gennaio. E lo stesso turno conferma l’esubero di autisti, al punto che ognuno di essi viene d’ufficio messo in ferie almeno per una settimana".
Insomma, nelle parole di Rago, "ancora una volta chi deve sopperire alla pessima organizzazione aziendale sono i dipendenti che – va avanti il sindacalista – si vedono defalcare giornate di ferie che vengono d’ufficio assegnate in periodi dell’anno non di loro interesse". Eppure, che ‘Imola 42’ sia una "ambulanza strutturale all’emergenza sul territorio" lo dimostra, secondo Rago, la recente evacuazione della scuola Orsini in Pedagna. "È stata costretta a intervenire quella che staziona a Castel San Pietro – ricostruisce Rago –. E sono arrivate anche un’ ambulanza Croce rossa e un pulmino sempre Croce rossa proveniente da Bologna privo di infermiere (avrebbe potuto tranquillamente essere utilizzata ‘Imola 42’)". Secondo il referente locale della Uil Fpl, così non va. "Il personale comincia a essere stanco di questo pressapochismo – conclude Rago –. E poi ci si chiede perché infermieri, operatori socio-sanitari e autisti vanno via dall’Ausl di Imola? È proprio vero: i dirigenti passano, i problemi sono di chi resta".