REDAZIONE IMOLA

"Alluvione, ora un cambio di passo" Sindaci in pressing sul commissario

Lettera dei primi cittadini del circondario: "Risorse integrative, rimborsi semplici, perizie snelle"

"Alluvione, ora un cambio di passo" Sindaci in pressing sul commissario

Il circondario chiede un cambio di marcia sul post-alluvione. Il sindaco Marco Panieri e gli altri nove primi cittadini del territorio hanno scritto infatti al commissario straordinario per la ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo, e al sub-commissario e presidente della Regione, Stefano Bonaccini, con l’obiettivo di sollecitare nuovi aiuti per "le maggiori criticità ancora in essere".

La lettera, inviata in vista del tavolo tecnico del 31 agosto, si concentra in particolar modo sui risarcimenti per famiglie e imprese. "Servono misure integrative a quelle già messe in campo, risorse ulteriori da distribuire con modalità chiare e semplici e in tempi congrui alla tipologia di intervento – scrivono i sindaci –. Il termine fissato a fine ottobre per la rendicontazione del contributo di immediato sostegno, per esempio, risulta non adeguato in ragione dell’impossibilità per molte famiglie di completare i lavori di ripristino e di pagarli entro la scadenza fissata".

Nella missiva si evidenzia inoltre che "il clima di incertezza che accompagna la fase post emergenziale acuisce l’esasperazione di famiglie e aziende che non hanno prospettive certe sulla ripartenza. Il danno economico – proseguono gli amministratori locali – si somma al danno morale e trasforma la resilienza e lo spirito di comunità che ha caratterizzato le prime settimane dopo l’alluvione, in rabbia e pressione sociale".

Da Panieri e dai sindaci del circondario viene richiesta inoltre una ridefinizione del quadro normativo per consentire l’esenzione totale dal pagamento delle utenze per i mesi di non usufrutto delle proprie abitazioni o imprese.

Capitolo perizie: servono "al più presto modalità e parametri per la compilazione, concordando uno schema peritale che agevoli una snella redazione delle valutazioni economiche dei danni", aggiungono i sindaci. E serve "una procedura per la gestione delle frane" in collina e in montagna: nel circondario sono state censite oltre 250 frane (180 solo nei comuni della Vallata).

I Comuni poi hanno anticipato spese di somma urgenza e subito danni censiti e segnalati, ma senza avere alcun riscontro. Il personale locale da solo non basta "a sopperire alla mole di attività integrative determinate dalle procedure di rimborso, ricognizione danni e ricostruzione", avvertono i sindaci. Infine, dal circondario anche l’appello alla messa in sicurezza di fiumi e argini, "una priorità" fatta di interventi urgenti di pulizia di fiumi e alvei, rafforzamento di tratti arginali in vista di autunno e inverno, prevenzione, manutenzione ordinaria ("anche attraverso il coinvolgimento di privati e aziende agricole) e con "un piano straordinario per la realizzazione di vasche di laminazione sul territorio".