REDAZIONE IMOLA

Agricoltura in ginocchio. Le associazioni in coro: “Danni enormi al settore”

Coldiretti: "Molti ettari di seminativi e frutteti sono stati allagati". Confagricoltura: preoccupazioni per soia, pomodoro, bietola e frutta tardiva.

Luana Tampieri, presidente Cia Imola e il direttore Andrea Arcangeli

Il comparto agricolo locale è stato duramente colpito dall’alluvione. E attraverso le associazioni di categoria manifesta il timore di pesanti ripercussioni economiche. Cia-Agricoltori Italiani Imola ha attivato un vero e proprio "ufficio emergenza" per raccogliere le segnalazioni delle aziende agricole, soprattutto in quelle zone della Vallata e della collina dove la situazione idrogeologica appariva già compromessa, ma anche in pianura. "In alcune zone piove davvero sul bagnato perché le frane e gli smottamenti non erano mai stati risolti completamente dopo l’alluvione del 2023 e si temeva, infatti, un’ondata di pioggia più intensa che puntualmente è arrivata", spiega il direttore di Cia Imola, Andrea Arcangeli.

Il maltempo eccezionale e i danni arrivano a qualche giorno dalla visita della presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, alle aziende del territorio. "Sappiamo che il nostro territorio ha bisogno di interventi strutturali importanti, che non possono essere realizzati a breve tempo – spiega la presidente di Cia Imola, Luana Tampieri –. . Ma certamente si è faticato, qui come in Romagna, a realizzare anche interventi per risolvere, almeno, i problemi nell’immediato. Credo che in questo anno la macchina della ricostruzione post alluvione non sia stata gestita dalla struttura commissariale con la velocità necessaria, sia a livello di risarcimenti, che di manutenzione ordinaria e straordinaria. Si pensava, forse, che trascorressero altri anni prima che fenomeni così intensi si abbattessero nuovamente sul territorio ed è un pensiero di un’ingenuità a mio avviso disarmante, perché i cambiamenti climatici sono un fatto assodato".

Anche Coldiretti esprime "forte preoccupazione" per la situazione meteorologica che ha provocato "enormi danni in territori già duramente colpiti" dall’alluvione del 2023 e conferma segnalazioni di "molti ettari di seminativi e frutteti allagati", oltre alla ormai nota presenza di diverse strade collinari interrotte per frane. "Invitiamo i soci a segnalare tutte le criticità nelle loro aziende", afferma la presidente provinciale di Coldiretti, Valentina Borghi. "Una prima conta dei danni – aggiunge il direttore Marco Allaria Olivieri - verrà attivata appena le condizioni lo consentiranno". Già adesso Confagricoltura Bologna assicura la presenza di numerose produzioni che hanno subito danni. "Le colture di soia, pomodoro e bietola saranno probabilmente le più penalizzate", analizza il presidente Davide Venturi. Per quanto riguarda la frutta, "ci saranno probabilmente danni alla susina tardiva di varietà Angeleno" afferma Piergiorgio Lenzarini, presidente della Sezione Ortofrutta di Confagricoltura Bologna, "che potrebbe sviluppare parti marce per l’eccessiva umidità. Potrebbe verificarsi anche per le pesche tardive ancora da raccogliere".