REDAZIONE IMOLA

Prende a calci e pugni infermieri al pronto soccorso, paziente arrestato. I sindacati: “Serve l’esercito”

L’uomo si è anche accanito contro alcune persone presenti nella sala d’attesa della struttura sanitaria di Imola e con le forze dell’ordine intervenute. Sepe (Fials): “Un'altra pagina nera della sanità in Emilia-Romagna”

Mattinata di follia al pronto soccorso dell'ospedale di Imola dove un paziente ha preso a calci e pugni gli infermieri e alcune persone presenti in sala d'attesa

Mattinata di follia al pronto soccorso dell'ospedale di Imola dove un paziente ha preso a calci e pugni gli infermieri e alcune persone presenti in sala d'attesa

Imola, 22 settembre 2024 – Un paziente del pronto soccorso dell’ospedale di Imola questa mattina ha aggredito a calci e pugni gli infermieri e alcune persone presenti in sala d’attesa.

A segnalarlo, lanciando un nuovo allarme sulla piaga delle aggressioni ai sanitari, è il segretario regionale della Fials, Alfredo Sepe, che spiega che il paziente, spazientito per l’attesa di essere visitato, avrebbe deciso di sfilarsi la cannula della flebo dal braccio, rompere il vetro di un ambulatorio e con l'asta metallica di sostegno e minacciare gli infermieri che cercavano invano di tranquillizzarlo.

Al pronto soccorso di Imola, secondo quanto riportato nella nota della Fials, “era presente anche la compagna dell'aggressore, che non è riuscita a fermarlo e a farlo ragionare. Il paziente ha aggredito anche le forze dell'ordine accorse sul posto, che poi lo hanno arrestato”.

“Un'altra pagina nera della sanità in Emilia-Romagna – denuncia Sepe -, la Regione ad oggi non accenna a varare un piano di assunzione straordinaria per i Pronto Soccorso delle aziende sanitarie del territorio emiliano-romagnolo, chiediamo l'esercito davanti ai pronto soccorso delle aziende sanitarie".

E non si è fatta attendere la reazione del sindaco Marco Panieri. “A nome dell'amministrazione comunale e della città di Imola – si legge in una nota -, esprimo la mia più sincera solidarietà e vicinanza al personale medico e infermieristico del pronto soccorso dell'ospedale S. Maria della Scaletta, vittima dell'episodio di violenza accaduto questa mattina”. E ancora: “Questi professionisti svolgono quotidianamente il loro lavoro con dedizione e coraggio, mettendosi al servizio della comunità, anche in situazioni di estrema difficoltà. È inaccettabile che si trovino ad affrontare atti di violenza che mettono a rischio la loro incolumità mentre sono impegnati a garantire cure e assistenza”. Panieri, poi, ha espresso a titolo personale “la mia ferma condanna per quanto accaduto e ribadire l'importanza di tutelare la sicurezza di chi opera nel nostro sistema sanitario. Gli episodi di aggressione nei confronti del personale medico e sanitario sono inaccettabili e devono essere contrastati con determinazione”.

“Come amministrazione comunale continueremo a fare la nostra parte, in sinergia con le autorità competenti, per promuovere un ambiente di lavoro sicuro e garantire che chiunque si rechi al lavoro per aiutare gli altri non debba temere per la propria sicurezza. Ringrazio le forze dell'ordine per il loro celere intervento. Esprimo nuovamente la mia vicinanza ai professionisti colpiti da questo atto di violenza e alla direzione dell'ospedale, e mi unisco alla richiesta di una maggiore vigilanza e protezione, affinché episodi del genere non si ripetano”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti. "Desidero esprimere la mia più profonda solidarietà agli operatori sanitari del pronto soccorso di Imola” si legge in una nota. “Episodi come questo rappresentano una pagina nera per la sanità in Emilia-Romagna e sono la dimostrazione di quanto sia urgente agire per garantire la sicurezza dei professionisti che ogni giorno lavorano con dedizione e professionalità per il benessere dei cittadini". "È inaccettabile – aggiunge Marchetti – che chi si trova in prima linea a tutela della salute pubblica debba rischiare la propria vita in questo modo. Ma la Regione cosa ha fatto fino ad oggi? In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, l’assessore Donini ha dichiarato che da tempo la Regione monitora il fenomeno e, insieme alle Aziende sanitarie e ospedaliere, è impegnata a prevenirlo e contrastarlo con tutti gli strumenti a disposizione. Chiederò chiarimenti, perché non mi sembra che queste valutazioni, nel corso degli anni, abbiano portato a chissà quale miglioramento".