Due donne arrestate dalla polizia per resistenza (e altri reati) in due distinte occasioni.
Il primo caso è avvenuto il 31 ottobre al Centro intermedio, in viale Carducci dove la polizia è stata chiamata per un’aggressione in corso, da parte di una donna. Gli agenti sono arrivati e hanno trovato una lite molto animata fra un uomo, addetto alla sicurezza del centro, e una donna di 54 anni – già nota alle forze dell’ordine. Alla vista delle divise la donna ha dato ulteriormente in escandescenze. Accompagnata in auto per essere condotta al commissariato, un poliziotto 40enne le si è seduto accanto. E durante il tragitto la donna – spiegano dalla polizia – lo ha cominciato a bersagliare di sputi, calci, lacerandogli i pantaloni. Alla fine l’agente ha riportato lesioni guaribili in 6 giorni, l’addetto alla sicurezza una prognosi di tre giorni per un pugno al viso e la donna è stata arestata per lesioni e resistenza. Provvedimento convalidato dal giudice che ha disposto l’obbligo di dimora e di firma quotidiana.
In un secondo caso la polizia è stata allertata perché una donna era stata vista affilare un pugnale su una panchina in via Montericco. Il personale della donna ha trovato la donna, una trentenne dominicana domiciliata a Dozza che sembrava cercare di celare la sua borsa. Quando gli agenti hanno cercato di perquisirla, la donna si è scagliata contro di loro.Una volta bloccata, la donna è stata perquisita: nella borsa sono stati trovati un pugnale di ferro con una lama di 14 cm e un coltello con la lama sottile, larga 2 centimetri e lunga 13 che non ha saputo giustificare. La donna – con precedenti per reati contro la persona – è stata denunciata per porto d’arma e resistenza. E, dal momento che era priva di permesso di soggiorno, è stata espulsa.
p.c.