Si terrà questo pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Borgo Tossignano, con partenza dalla camera mortuaria di Imola, l’ultimo saluto a Carlo Mingazzini. Lo storico titolare del pub ‘Il Pavoncino’, tra i locali più gettonati della vallata del Santerno negli anni Ottanta e Novanta, ora traslocato a Fontanelice sotto la guida del figlio Renzo, se n’è andato in silenzio lunedì scorso all’età di 75 anni dopo una lunga battaglia contro la malattia.
Persona solare e cordiale con tutti, Mingazzini adorava stare in mezzo ai giovani.
La sua storia, infatti, ha incrociato quella di intere generazioni di borghigiani: "Un punto di riferimento della movida del nostro abitato per decenni con il suo pub, diventato una tappa fissa in collina per tanti prima o dopo la discoteca, a due passi da Piazza Unità d’Italia – l’ha ricordato il sindaco di Borgo Tossignano Mauro Ghini –. Un uomo conosciutissimo, positivo, attivo nella vita della comunità e dotato di una cultura pratica con cui condiva i ragionamenti. Mancherà a tutti".
L’inconfondibile auto Citroën dai colori sgargianti per fare da spot itinerante, su e giù dalla Montanara, al suo locale e l’esperienza dietro al bancone maturata prima in un albergo della riviera poi all’Hotel Turismo di Imola sono e resteranno ricordi vivi per tanti borghigiani e non solo.
La scomparsa di Mingazzini ha innescato, anche sui social, una vera e propria ondata di affetto: "Ciao Carlo, sempre sorridente, hai allietato le nostre serate al Pavo", ha scritto Gloria su Facebook. "Carlo e il suo pub ci hanno accompagnato attraverso gli anni Ottanta – le ha fatto eco Matteo –. Un periodo in cui c’era tutto un altro spirito: spensieratezza, educazione, rispetto e buoni propositi". E ancora: "Tappa obbligata al Pavo, usciti dalla disco, per mangiare i garganelli", il pensiero di Roberto. Istantanee di momenti felici che riaffiorano per allontanare il dolore e, perché no, abbozzare un sorriso. Proprio come quelli che piacevano tanto a Mingazzini.