Imola, 29 giugno 2019 - Più poteri alla Municipale in materia di tutela della sicurezza e del decoro urbano. E’ quanto prevede la modifica al regolamento di polizia locale che recepisce la direttiva voluta nel 2017 dall’allora ministero dell’Interno, Marco Minniti. Modifica che la Giunta porterà presto in Consiglio comunale dopo il passaggio di martedì 2 luglio in commissione.
Attraverso quella legge (piuttosto contestata all’epoca da una parte della sinistra) sono stati forniti infatti nuovi strumenti normativi a tutela della sicurezza urbana. Ai Comuni, in particolare, è stata data la possibilità di individuare, per l’appunto nelle pieghe del regolamento di polizia urbana, aree del territorio «da assoggettare a particolari tutele in caso di condotte che impediscano la libera accessibilità e la fruizione delle stesse».
Di ‘zone rosse’ nelle quali far scattare il cosiddetto ‘daspo urbano’, quelle cioè dalle quali allontanare e vietare l’accesso a venditori ambulanti, parcheggiatori abusivi e ubriachi molesti, ce ne sono anche in città. Risulta alla Giunta (che in tal senso cita «esposti e segnalazioni» arrivati negli uffici comunali), ma anche a chiunque faccia un giro in centro storico, nell’area della stazione e in quella davanti all’ospedale vecchio nonché al Santa Maria della Scaletta. Zone per le quali, per permettere la «corretta applicazione» delle novità normative, il «divieto di occupazione degli spazi pubblici» va però esplicitato. Messo nero su bianco in un regolamento. Ecco spiegata quindi la mossa della Giunta e, in particolare, dell’assessore alla Sicurezza, Andrea Longhi, che ha anche la delega alla Polizia municipale.
«A Imola solamente oggi recepiamo le disposizioni del decreto Minniti – allarga le braccia il capogruppo della Lega, Simone Carapia –. Il Partito democratico che governava in città solamente un anno fa non ha nemmeno seguito le indicazioni dell’allora suo ministro degli Interni sul tema sicurezza e legalità urbana. Oltre ad avere perso risorse per le telecamere che in tanti Comuni limitrofi hanno utilizzato per il territorio, questi signori non hanno fatto nulla e neanche aggiornato il regolamento di Polizia locale. Altro che i provvedimenti di Salvini: loro che adesso si lamentano sulla sicurezza dai banchi dell’opposizione sono rimasti indietro».
Ora con queste modifiche «che la Lega in questi anni ha costantemente richiesto – rivendica Carapia – si utilizzeranno i Daspo, verranno fatte delle lotte più concrete nei confronti dei questuanti rispetto e la tutela della legalità, anche mediante mirate iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita, compresi l’occupazione arbitraria di immobili e lo smercio di beni contraffatti o falsificati, nonché la prevenzione di altri fenomeni che comunque comportino turbativa del libero utilizzo degli spazi pubblici. Mi auguro che dopo questo adeguamento – conclude l’esponente del Carroccio – si modifichi al più presto il testo anche con gli ultimi provvedimenti in termini di sicurezza urbana fatti dal Governo e nello specifico dal ministro degli Interni, Matteo Salvini. La sicurezza deve essere una priorità per il territorio».