A14, ritirato il bando. "Ma la bretella si farà"

Autostrade per l’Italia rassciura sul progetto della quarta corsia e del nuovo svincolo. "L’opera per noi è strategica e si va avanti"

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La notizia diramata nelle ultime ore da Autostrade per l’Italia ha fatto trattenere il fiato a più di un imolese. Reazione fisiologica, a queste latitudini, quando si parla dei lavori di ampliamento a 4 corsie della A14 nel tratto compreso tra Ponte Rizzoli e la diramazione per Ravenna. Il pensiero, infatti, finisce dritto alla bretella che di quell’intervento è un’opera accessoria in attesa dello stanziamento degli 11 milioni di euro necessari alla sua ormai mitologica conclusione (18 in totale i milioni stanziati). Falso allarme, stando alla comunicazione della stessa società di gestione in concessione della rete autostradale nazionale. Si tratta, infatti, della necessità di procedere alla revoca del bando di prequalifica dei menzionati lavori, pubblicato il 14 aprile 2018, per motivazioni di tipo amministrativo.

L’iter era stato aperto subito dopo la presentazione del progetto esecutivo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e aveva solo lo scopo di sondare il mercato nelle more dell’approvazione del progetto. Il protrarsi dello stallo legato al processo di approvazione del progetto esecutivo, ora sulla scrivania del neo ministro Enrico Giovannini, e l’ormai prossimo traguardo triennale dalla pubblicazione del bando hanno fatto da sfondo alla forte mutazione delle condizioni di mercato sfociate nel necessario ritiro della procedura.

Un passaggio che Autostrade per l’Italia puntualizza nella nota: "Questa iniziativa non pregiudica in alcun modo la realizzazione dell’opera che la società continua a ritenere fortemente strategica – scrivono dalla direzione romana –. Non appena il progetto esecutivo della quarta corsia sarà approvato dal Mit, sarà infatti possibile avviare una procedura aperta di gara direttamente per la realizzazione dell’opera".

Il progetto di ampliamento a quattro corsie della A14 nella porzione compresa tra Ponte Rizzoli (Ozzano) e la diramazione per Ravenna prevede il potenziamento in sede, ossia lungo il tracciato esistente, di circa 27 chilometri complessivi in entrambe le direzioni di marcia. Contestualmente verranno condotte le attività di realizzazione di due nuovi svincoli autostradali, quello di Toscanella di Dozza e di Solarolo, nonché l’adeguamento di alcune rampe degli svincoli esistenti di Castel San Pietro, Imola e dell’Area di Servizio Sillaro. Per l’intero progetto è previsto un investimento lordo di 361 milioni a cui si sommano 29,5 milioni che Autostrade erogherà a favore dei comuni di San Lazzaro di Savena, Ozzano, Castel San Pietro, Dozza e Imola per la realizzazione di opere di adduzione al sistema autostradale. Rientrano, inoltre, tra le opere a favore del territorio gli interventi di mitigazione acustica mediante l’installazione di oltre 15 chilometri di barriere fonoassorbenti e aree verdi per ulteriori 30 ettari rispetto a quanto previsto.

Un lungo iter autorizzativo avviato nel 2011 con la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, conclusasi positivamente nel 2014, e la successiva Conferenza dei Servizi che si è chiusa nel 2017. Il progetto esecutivo è stato inviato al concedente per approvazione finale il 2 marzo 2018. In attesa del via libera ministeriale ed in ottica di riduzione al minimo dei tempi di avvio dell’opera, Autostrade sta portando avanti tutte le procedure autorizzative accessorie.

Mattia Grandi