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LA CRISI SI SENTE e i saldi non sono partiti in quarta, ma il mercato che ruota attorno al mondo dellinfanzia sembra risentire meno di altri settori della diminuzione dei consumi. Chi opera nel settore non sembra neppure troppo preoccupato per il calo delle nascite, trend nazionale confermato dai dati locali: a Imola sono stati 1.171 i nati nel 2008, 1.116 nel 2009, 1.170 nel 2010, 1.107 lo scorso anno e i dati del primo semestre dellanno in questo senso non sono incoraggianti (496 fino a giugno rispetto ai 525 dello stesso mese del 2011).
«IL CALO di vendite cè conferma infatti Mauro Mingazzini, titolare del negozio di viale Carducci La cicogna anche se penso sia minore rispetto a quello di altri settori. La nascita di un bimbo è sempre un evento importante per una famiglia» e per i piccoli di casa si continua comunque a spendere. Se cè una tendenza, prosegue Mingazzini «è il calo dei prodotti più economici: chi può e ha i soldi continua a prendere le cose di qualità più alta».
Chi va al risparmio punta sul prestito da parte di amici e parenti o sullusato, come quello che si trova nel negozio Le fate di via Garibaldi.
«LA CRISI in generale favorisce il settore dellusato dicono Cinzia Cenni e Stefanie Poetzsch, che hanno aperto il negozio sette anni fa . Da quando abbiamo aperto lattività il fatturato è effettivamente cresciuto costantemente, anche se questanno la partenza dei saldi è sottotono. Noi offriamo un servizio che permette a qualche mamma di smaltire cose che non usa più e ad alter mamme di portarsi a casa una borsa piena di cose utili e di qualità spendendo molto meno che se le prendesse nuove». Sbirciando tra giochi e vestiti però non sembra proprio di essere in un negozio dellusato: «Facciamo una selezione molto accurata delle cose che le persone ci portano» sottolineano le due titolari.
CHE LUSATO e il passamano sia più di moda che in passato lo confermano anche nel negozi della Prenatal di via Emilia: «Noi facciamo anche incontri per le mamme e capita più spesso che in passato di sentire le mamme dire che certe cose le hanno già perché prestate da unamica o una parente». E anche chi va sul nuovo punta maggiormente lattenzione a prendere solo cose davvero utili: «Da molti anni fanno notare infatti dalla Prenatal offriamo il servizio di lista nascite, ma ultimamente è sempre più utilizzato perché permette di farsi regalare cose utili ed evitare doppioni», come invece può accadere se si lascia al gusto e allimmaginazione di parenti e amici.
Laura DallOlio
LA CRISI SI SENTE e i saldi non sono partiti in quarta, ma il mercato che ruota attorno al mondo dellinfanzia sembra risentire meno di altri settori della diminuzione dei consumi. Chi opera nel settore non sembra neppure troppo preoccupato per il calo delle nascite, trend nazionale confermato dai dati locali: a Imola sono stati 1.171 i nati nel 2008, 1.116 nel 2009, 1.170 nel 2010, 1.107 lo scorso anno e i dati del primo semestre dellanno in questo senso non sono incoraggianti (496 fino a giugno rispetto ai 525 dello stesso mese del 2011).
«IL CALO di vendite cè conferma infatti Mauro Mingazzini, titolare del negozio di viale Carducci La cicogna anche se penso sia minore rispetto a quello di altri settori. La nascita di un bimbo è sempre un evento importante per una famiglia» e per i piccoli di casa si continua comunque a spendere. Se cè una tendenza, prosegue Mingazzini «è il calo dei prodotti più economici: chi può e ha i soldi continua a prendere le cose di qualità più alta».
Chi va al risparmio punta sul prestito da parte di amici e parenti o sullusato, come quello che si trova nel negozio Le fate di via Garibaldi.
«LA CRISI in generale favorisce il settore dellusato dicono Cinzia Cenni e Stefanie Poetzsch, che hanno aperto il negozio sette anni fa . Da quando abbiamo aperto lattività il fatturato è effettivamente cresciuto costantemente, anche se questanno la partenza dei saldi è sottotono. Noi offriamo un servizio che permette a qualche mamma di smaltire cose che non usa più e ad alter mamme di portarsi a casa una borsa piena di cose utili e di qualità spendendo molto meno che se le prendesse nuove». Sbirciando tra giochi e vestiti però non sembra proprio di essere in un negozio dellusato: «Facciamo una selezione molto accurata delle cose che le persone ci portano» sottolineano le due titolari.
CHE LUSATO e il passamano sia più di moda che in passato lo confermano anche nel negozi della Prenatal di via Emilia: «Noi facciamo anche incontri per le mamme e capita più spesso che in passato di sentire le mamme dire che certe cose le hanno già perché prestate da unamica o una parente». E anche chi va sul nuovo punta maggiormente lattenzione a prendere solo cose davvero utili: «Da molti anni fanno notare infatti dalla Prenatal offriamo il servizio di lista nascite, ma ultimamente è sempre più utilizzato perché permette di farsi regalare cose utili ed evitare doppioni», come invece può accadere se si lascia al gusto e allimmaginazione di parenti e amici.
Laura DallOlio
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