
La festa della polenta di Borgo Tossignano è una delle festa di piazza più antiche d'Italia
Borgo Tossignano, 2 marzo 2025 – Dai maccheroni di Borgo alla polenta di Tossignano per un Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale in agenda martedì, da leccarsi i baffi alle latitudini della vallata del Santerno. Vigilia di preparativi no stop in casa dei polentari di Tossignano perché manca sempre meno all’edizione numero 403 della celebre ‘Festa della Polenta’ nel cuore della frazione collinare.
Numeri alla mano, si tratta di una delle manifestazioni di piazza più longeve d’Italia con quella genesi datata 1° febbraio 1622 che rimanda all’idea di tale Mastrantonio da Farneto poi raccolta dall’allora governatore Leonardo Sincia de Sermoneta. Il fine principale dell’iniziativa era quello di risollevare il morale di una popolazione provata da guerre e pestilenze.
Un appuntamento che ha conosciuto davvero poche soste forzate nel corso dei secoli, con i semafori rossi solo dal 1942 al 1945 nel pieno della Seconda Guerra Mondiale e nel biennio 2020-2021 segnato dalla pandemia di Coronavirus, pronto a fregiarsi della nuova certificazione regionale di ‘Carnevale Storico’.
Il programma di quest’anno si aprirà alle 12 in piazza Andrea Costa con la distribuzione della polenta condita con ragù di carni suine e formaggio grana in esclusiva ai tossignanesi muniti dei tagliandi consegnati in questi giorni (i residenti sprovvisti di buoni potranno ritirarli dalle 11 in piazza, ndr). Poi, un’ora più tardi, specialità a disposizione di tutti i convenuti.
Senza dimenticare il servizio porta a porta per consegnare un pasto caldo ai più anziani dell’abitato. Seconda vigilia da presidente del ‘Comitato Festa della Polenta’ per Michael Zannerini: “Lo scorso anno tutto è filato liscio con la soddisfazione di aver ricalcato al meglio quel canovaccio della tradizione che per noi è come un faro guida – racconta –. Un po’ meno tensione rispetto ad un’annata fa ma le cose da fare sono davvero tantissime. Siamo al lavoro già da mesi ma in queste settimane si concentra la parte pratica degli allestimenti”.
Con un occhio sempre rivolto al cielo: “Le previsioni meteo sono ancora indecifrabili con l’alternanza di giornate tra sole, piogge e nuvole – confida -. Il maltempo è senza dubbio l’insidia più grande ma, come sempre, la festa si svolgerà regolarmente con qualsiasi condizione”.
Alle 14.15, una delegazione di polentari scenderà in direzione della Piazzetta don Bosco di Borgo per onorare il rito dello scambio di piatti celebrativi in ceramica con i maccheronai del capoluogo.
Capitolo quantitativi: “Gli stessi dello scorso anno: due quintali di farina e poco meno di tre di carne per preparare il ragù – anticipa Zannerini -. In azione ci saranno, fin dal giorno precedente, una quarantina di persone con almeno una decina di new entry che fanno ben sperare per il futuro”.
Previsti anche l’intrattenimento musicale, la vendita dei piatti artistici realizzati dalla Coop Ceramica di Imola ad appassionati e collezionisti e l’immancabile navetta ‘Polentabus’, in collaborazione con Auser, per trasportare gratuitamente le persone da Borgo a Tossignano fin dall’ora di pranzo.