
Capodanno 2019, conto alla rovescia per il nuovo anno
Imola (Bologna), 31 dicembre 2018 - E’ conto alla rovescia per il primo brindisi del 2019 e sono molti gli imolesi che hanno deciso di trascorrere l’ultimo dell’anno a tavola nei tanti e ottimi ristoranti cittadini. Atmosfera rilassata e famigliare, magari ‘servita’ sul medesimo tavolo del 2017 perché agli imolesi piace sentirsi a casa anche quando sono al ristorante. C’è chi li chiamerebbe ‘abitudinari’, ma i locali parlano piuttosto di una «clientela affezionata», proprio come Valentino Marcattilii, executive chef e comproprietario del ristorante San Domenico, due stelle Michelin. «Diversi giorni fa abbiamo esaurito ogni posto disponibile, merito di una grossa fetta di clientela che ci segue da una decade», osserva.
Dove uno dei piatti forti sembra essere l’accoglienza, gli ospiti potranno gustare anche molte creazioni che arrivano direttamente dal libro dello chef Massimiliano Mascia: ‘Il San Domenico di Imola, piatti e sogni di un cuoco fra le stelle’.
Un mix di pesce e carne, un salto temporale dal tradizionale cotechino e lenticchie, fino ai ‘garganelli al pettine con riduzione di champagne e scalogno al caviale’. Insomma sarà un menù tutto da scoprire quello che traghetterà i fortunati clienti nel 2019.
Ha scelto di accontentare un po’ tutti l’Hostaria 900, che prevede un cenone alla carta, ma anche due menù fissi, uno di selvaggina e l’altro di pesce. «E’ una formula che stiamo adottando da diversi anni – racconta il titolare, Orazio Galanti – perché la maggior parte dei nostri clienti dopo vuole andare a vedere lo spettacolo alla Rocca. Non tutti hanno le stesse esigenze – continua – c’è chi preferisce mangiare di meno e poi uscire a festeggiare, e c’è chi invece rimane a brindare con noi fino a mezzanotte e vuole gustare la nostra torta tradizionale».
Nel tempo ha ampliato il ventaglio della sua offerta, adattandosi alle esigenze dei clienti, anche l’Osteria del Vicolo Nuovo, che propone un menù fisso, ma anche alla carta, principalmente incentrato sulla carne. «E’ un periodo molto pieno per tutti – spiega la titolare, Ambra Lenini –. Fra Natale, cene aziendali e altre feste non tutti vogliono abbuffarsi, e per questo abbiamo deciso di non vincolare la scelta dei nostri ospiti».
Chi invece per San Silvestro si affida al menù fisso è Leonardo Mantovani, del ristorante ‘Le Callegherie’: «E’ diventata una serata per le famiglie, ho clienti che vengono da oltre 15 anni, e mi piace portarli dalle 21 fino al conto alla rovescia con i piatti di carne della tradizione, ma anche col pesce». Anche qui il cotechino della tradizione si confronta per esempio con il ‘Polipo dorato in padella, carciofi ripieni, cozze, vongole e fregola sarda’. Quasi tutto esaurito anche fra i tavoli del Caffè Bistrot, che, dalle 21, servirà due menù fissi – a scelta – di carne o di pesce, «il tutto condito da una piacevole musica di sottofondo – aggiunge il proprietario, Giovanni Mercadini –. Sarà un Capodanno per le famiglie che proseguirà ben oltre il brindisi». Per Graziano Poli, titolare dell’enoteca Le magie di Bacco, il 2018 è stato «un anno d’oro, in cui siamo cresciuti di 300 coperti ogni mese, e la notte di San Silvestro non ha fatto eccezione dato che abbiamo tuttora una lunga lista d’attesa, sono tantissime le coppie che hanno prenotato per passare da noi una serata romantica».