Quanto è contata l’introduzione obbligatoria del Green pass sul luogo di lavoro dal 15 ottobre sull’aumento della richiesta di vaccinazioni? I numeri diffusi dall’Ausl Romagna sono molto chiari: se nel periodo dal 9 al 12 settembre le prenotazioni per le prime dosi sono state 2.800, in quello dal 16 al 19 settembre hanno toccato quota 6.893, con un balzo in avanti di 4.093 richieste, un aumento che sfiora il 150% (dunque, una volta e mezzo il valore pre-decreto). Tutti i territori seguono questo trend. Forlì e comprensorio è passata da 478 richieste di prime dosi a 990 (+ 512, più del doppio), il Cesenate da 635 a 1.488 (+853), Ravenna da 780 a 2.241 (+1.461) e il Riminese da 907 a 2.174 (+1.267 richieste). Insomma, c’è una corsa a dotarsi di certificato verde, così da non avere problemi sul luogo di lavoro tra poco meno di un mese.
Intanto, è partita in Emilia-Romagna la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid-19, da destinare in via prioritaria a trapiantati e immunocompromessi: alle 14 ieri erano oltre 400 le vaccinazioni effettuate, e quasi 7.000 le convocazioni inviate in tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini. In Romagna sono partite le chiamate a un primo gruppo di pazienti, nefrologici e oncoematologici: 4.481 le convocazioni effettuate via sms, con 102 prenotazioni fissate.
Chi sono i primi destinatari della terza dose? Si tratta di coloro che rientrano nelle categorie indicate dal ministero della Salute e che vengono contattate direttamente dall’azienda. L’Ausl Romagna avvertirà gli interessati con un sms. Una volta ricevuto il messaggio il paziente potrà prenotare al Cup, in farmacia, al numero 800.002255 o sul sito www.cupweb.it. Naturalmente le convocazioni per fissare luogo, data e ora dell’appuntamento proseguiranno fino alla chiamata di tutti i pazienti, che in Emilia-Romagna in questa prima fase e considerate le attuali categorie indicate sono circa 53.200. Il numero tiene conto delle persone prese in carico dai centri specialistici, sia residenti sia assistiti con residenza in altra regione, in quanto soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già ricevuto due dosi da almeno 28 giorni.
Secondo le indicazioni ministeriali, la terza dose di vaccino è prevista infatti in due casi: come dose addizionale per garantire un livello adeguato di risposta immunitaria in quelle persone che, per patologia o per terapia, potrebbero avere una minor risposta immunitaria alle prime due dosi di vaccino e per le quali sono partite le vaccinazioni e convocazioni. Nel secondo caso si parla di dose di richiamo o booster che ha come obiettivo il mantenimento nel tempo di un adeguato livello di risposta immunitaria e dovrebbe essere destinata alle persone a maggior rischio di sviluppare malattia grave per condizioni di fragilità (come gli anziani o i ricoverati nelle Rsa) ed eventualmente agli operatori sanitari a seconda del livello di esposizione al virus. La Regione sottolinea che "numerosi pazienti contattati hanno affermato di voler parlare con il proprio medico di medicina generale prima di fissare l’appuntamento. Pertanto, in questi casi, le prenotazioni slitteranno di qualche giorno".