Forlì, 19 agosto 2021 - Sono di fatto tutti in crescita gli indicatori relativi ai vaccinati a Forlì e comprensorio. Il riferimento riguarda coloro ai quali è stata somministrata almeno una dose dei vaccini o dose unica e il paragone è tra l’ultimo bollettino dell’Ausl Romagna (periodo 9 - 15 agosto) e quello della settimana precedente (2 - 8 agosto). Partendo dai numeri più aggiornati, diffusi ieri dall’azienda sanitaria, ha ricevuto almeno una dose o dose unica il 52% di coloro che sono nella fascia 12 - 19 anni (nella settimana precedente era il 48%). Proseguendo con ordine di età: fascia 20 - 29 anni l’aumento è stato di tre punti percentuali, dal 63 al 66%; dal 59 al 61% per i 30 - 39enni; dal 66 al 68% per chi ha tra i 40 e i 49 anni e dal 77 al 78% per i 50 - 59enni.
Il focus Come scaricare il Green pass sul cellulare
Covid oggi 18 agosto 2021 Emilia Romagna: bollettino coronavirus. 445 contagi e 3 morti - Indice Rt e dati Covid di Emilia Romagna, Marche e Veneto: a che punto siamo Non sono cambiate le percentuali di vaccinazione per i 60 - 69enni (84%), per la fascia 70 - 79 anni (90%) e over 80 (97%). Complessivamente c’è stato un leggero aumento della media dei vaccinati, dal 74 al 75%, valore che ci rende il territorio più ’virtuoso’, con Ravenna al 74%, Cesena al 73% e il Riminese buon ultimo col 66%. Sono quasi 7 su 10 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale: siamo infatti, come territorio, al 67% (ancora primi, subito dietro c’è Ravenna col 66%). Sono immunizzati poco più di 3 adolescenti su 10: 34% è le percentuale resa nota dall’Ausl per i 12 - 19enni (Ravenna, col 36%, ha fatto meglio di noi). Questo 34% è il dato più basso se confrontato con le altre fasce d’età. Ci si aspetta una crescita del numero dei vaccinati nella fascia 12 - 19 anni vista la prossima riaperture delle scuole.
Arrivando poi alla tipologia di vaccini utilizzata, primo resta Pfizer col 98,6%, pari a 952.682 dosi, poi Moderna con l’89,7% (167.396 dosi), seguita da AstraZeneca (88,2%, per 228.393 dosi). Quarta percentuale di utilizzo per il vaccino Janssen (80%, 20.394 dosi). Restano ancora da vaccinare 1.868 dipendenti dell’azienda sanitaria, definiti soggetti ’suscettibili all’infezione’. La maggior parte di questi (i dati riguardano tutto il personale dell’Ausl Romagna) fanno parte della categoria infermieri e caposala con 860 unità; ci sono poi 325 medici e 214 amministrativi. Restano da vaccinare anche 114 veterinari. Nella settimana in questione i nuovi positivi in ambito romagnolo sono stati 1.231. Tutti i casi sono dovuti alla variante Delta, come già avvenuta nel periodo 2 - 8 agosto. A Forlì i casi settimanali sono scesi da 135 a 114 (-21), a Cesena da 208 a 159 (-49), a Ravenna da 319 a 300 (-19). L’unica crescita è stata nel Riminese, da 650 a 658 (+8). I dati, dice il direttore sanitario dell’Ausl Romagna, Mattia Altini, "mostrano un andamento piuttosto stabile dei nuovi contagi, tuttavia sul fronte ospedaliero si evidenzia un aumento graduale ma costante dei ricoveri, soprattutto nei reparti ordinari: i numeri assoluti restano al momento contenuti, la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale si mantiene ancora sotto la soglia di allerta". Con la variante Delta "che predomina, dobbiamo essere pronti alla necessità di accogliere più pazienti che necessitano di cure ospedaliere. Ci stiamo già attrezzando per dare risposta adeguata alle esigenze del momento, anche attraverso una rimodulazione del piano organizzativo dinamico per la gestione dei posti letto ospedalieri". E in terma di contagi di giornata c’è un nuovo aumento:, sono stati 64 ieri nella provincia, 36 dei quali nel Forlivese (29 a Forlì, 5 a Meldola, uno a Forlimpopoli e Predappio); 46 i guariti, C’è purtroppo un decesso: la vittima è un 79enne di Cesenatico che soffriva di varie patologie e non era vaccinato.
Covid: altre notizie
"Zona gialla: l'Emilia Romagna non rischia"
Bonaccini: "Scuola? Servono green pass e tamponi gratis"
"Virus, nuovo picco a inizio settembre"
La Sicilia trema: ha già i numeri da zona gialla. Peggiora la Calabria. Sardegna in bilico