REDAZIONE FORLÌ

Taglio del nastro per il monumento agli Alpini

I lavori per l’omaggio alle penne nere erano iniziati nel 2018 poi la pandemia ha rallentato tutte le operazioni

Una data attesa tre anni e per questo ancora più speciale. Domenica a Castrocaro sarà inaugurato il monumento agli Alpini: un omaggio alle valorose penne nere, eretto dalla locale sezione ‘Carlo Bandini’ nell’area verde di viale Marconi all’intersezione con via Ravaglioli. Per l’occasione solenne, la ‘brigata’ guidata da Daniele Valentini ha organizzato un’intera mattinata di festa. "Abbiamo iniziato – spiega Alvaro Frignani – a costruire il monumento nel 2018. Poi purtroppo la pandemia ha rallentato le operazioni e finalmente oggi ci apprestiamo al sospirato taglio del nastro". Alle 9 è previsto il ritrovo in piazza d’Armi a Terra del Sole, mezz’ora più tardi il suggestivo alzabandiera, alle 10 il via alla parata lungo il viale Marconi fino al monumento.

Un corteo che sarà aperto dalla banda Orsini e accompagnato dai gruppi storici della cittadella medicea. Alle 11 l’inaugurazione del monumento precederà la relazione del capogruppo alla presenza delle autorità e del presidente della sezione. Alle 11.15 sarà celebrata la santa Messa mentre al termine, intorno alle 12.30, è in programma il pranzo nei ristoranti convenzionati (i gruppi che intendono prendere parte alla mattinata possono contattare il Gruppo Alpini al 339.8201365 - 333.6696713, o alla mail castrocaroterme.bologneseromagnola@ana.it).

La sezione delle penne nere di Castrocaro, che include anche soci di Terra del Sole, Pieve Salutare e Dovadola, è radicata nel territorio dal 1977, un anno prima della costituzione ufficiale. L’atto di fondazione va ascritto a un gruppo di amici, accomunati dalla condivisione di saldi valori: si tratta dei pionieri Giuseppe Porcellini, Franco Farolfi, Gabriele Matteucci, Piero Bratti, Vanni Valli, Giovanni Mercatali, Enrico Orlati e dei compianti Graziano Zauli, Lamberto Stramiello, Gherardo Barbieri e Giovanni Agnoletti. Dalla prima ora il sodalizio è cresciuto costantemente e conta oggi un centinaio di soci e una ventina di simpatizzanti. "Siamo un bel gruppo, molto affiatato" dice Valentini.

Il monumento si compone di un enorme masso arrivato direttamente dall’Ortigara, di sassi provenienti dal Piave, dal Brenta e da altri fiumi delle Dolomiti. Completano l’insieme un mortaio, che verrà scoperto solo domenica, giunto nei giorni scorsi dalla Valcamonica e un’aquila del Montegrappa. Gli Alpini sono amatissimi in terra termale per la generosità e la capacità di mettersi al servizio della comunità. "Da 34 anni alimentiamo il fuoco di Natale, partecipiamo alle feste di fine anno scolastico, organizziamo la cocomerata di Ferragosto e il raduno di auto storiche" conclude Valentini. Ma non è tutto: alla brigata si deve l’allestimento dei cestini per i rifiuti nel viale e nel cuore cittadino, gli scivoli per i disabili, la gestione del parco ai piedi della fortezza e del circolo di San Giovanni alla murata, aperto nel 1980 e noto per le ‘mitiche’ bruschette.

Francesca Miccoli