Predappio (Forlì), 24 ottobre 2018 - I partigiani manifesteranno a teatro e in piazza a Predappio. Lo ha detto Miro Gori, presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) di Forlì-Cesena, spiegando di avere già avuto un ‘via libera’ dalla questura. «Non abbiamo ancora formalmente presentato denuncia all’autorità di pubblica sicurezza di luogo e percorso del nostro corteo – spiega – ma da ambienti della questura ci è stata data assicurazione che saremo autorizzati».
L’ok ufficiale, quindi, è atteso per domani quando si riunirà a Forlì il Comitato per l’ordine e la sicurezza, con prefetto, questore, responsabili di tutte le forze dell’ordine e sindaco di Predappio, chiamato a decidere non solo sulla iniziativa dell’Anpi ma anche sulla manifestazione che proprio il 28 ottobre i nostalgici vorrebbero organizzare nel paese dove è nato Benito Mussolini per ricordare la marcia di Roma del 1922. Anche quest’ultima dovrebbe avere l’ok.
Predappio, negli ultimi giorni, è finita al centro di un’aspra discussione politica proprio a causa dei due eventi. L’Anpi, domenica, vorrebbe festeggiare l’ anniversario della Liberazione del paese del duce avvenuta il 28 ottobre 1944. Il corteo dei nostalgici, che partirà la mattina alle 10,30 da piazza Sant’Antonio al cimitero di San Cassiano, dove è seppellito Mussolini, è invece organizzato dall’associazione Arditi d’Italia, con sede nazionale a Milano e di cui è responsabile per la Romagna Mirco Santarelli di Faenza, e dal Museo dei Ricordi di Villa Carpena, di cui è responsabile Domenico Morosini.
Nel pomeriggio, invece, sarà celebrata la Liberazione dall’Anpi di Forlì-Cesena, insieme alla sezione di Rimini e dall’Arci di Predappio, con due iniziative: la prima si terrà alle 16 nel teatro comunale e consiste nello spettacolo ‘Cantiamogliele’, esibizione di cori di canti popolari, partigiani, antifascisti e di protesta; la seconda chiuderà la manifestazione con un corteo fino a via Gramsci dove si trova il Circolo dell’Arci per la ‘Tagliatella antifascista’. L’Anpi invita cittadini e partecipanti a deporre singolarmente un fiore al monumento ai caduti. I timori quindi sono di incidenti, anche se è da anni che non succede nulla.
Nei giorni scorsi l’Anpi aveva chiesto al prefetto, al questore e alla procura di Forlì-Cesena di vietare il corteo del mattino, che si svolge tradizionalmente da molti decenni, «perché si tratta di una manifestazione di stampo fascista e quindi fuorilegge». La richiesta dell’Anpi di vietare il corteo dei nostalgici è stata appoggiata da parlamentari e personalità della sinistra, fra cui il deputato Emanuele Fiano, che hanno invitato anche il ministro dell’Interno a vietare la manifestazione. Salvini, però, ha commentato che «ognuno è libero di marciare liberamente, a patto che lo faccia nel rispetto della Costituzione». Mirco Santarelli, responsabile degli Arditi della Romagna, commenta: «Sono già due mesi che abbiamo i permessi». A gettare acqua sul fuoco della polemica arriva la famiglia Mussolini, attraverso la nipote del duce, Edda Negri Mussolini, l’unica autorizzata a portare un saluto ai partecipanti al corteo del mattino: «Noi chiediamo da anni che all’interno del cimitero tutto si svolga nel rispetto del luogo sacro e il corteo non sia sfruttato per motivi politici e non vi siano simboli politici». La famiglia Mussolini ha fissato per le 11.30 la celebrazione di una messa di suffragio per il duce nella vicina pieve di San Cassiano. Aggiunge Morosini: «Quest’anno arriveranno 100 giovani dell’Associazione L’Ultima Legione, con altrettante bandiere italiane che apriranno il corteo e faranno la guardia d’onore nella cripta della tomba Mussolini». Conclude Santarelli: «La nostra manifestazione si svolge da decenni in modo pacifico e così sarà anche quest’anno».
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