Forlì, 5 marzo 2020 - Alle 12 di ieri è arrivata l’ufficialità di ciò che tanti già temevano. Martedì sera l’Ausl non aveva confermato il contagio, nonostante il tampone risalisse a diverse ore prima. Alla fine una donna di 57 anni, residente a Santa Maria Nuova, popolosa frazione del Comune di Bertinoro, è il primo caso di Coronavirus nel Forlivese, il secondo di tutta la provincia. Al momento si trova nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì, dove sabato era arrivato anche il primo paziente, un savignanese di 59 anni ora in Rianimazione. A destare grande preoccupazione, non solo nel paese di appartenenza, ma anche nella comunità di Forlimpopoli, sono gli spostamenti de lla donna prima della chiamata del 118 che l’ha condotta all’ospedale. Tanto che una cinquantina di persone tra Forlimpopoli e Bertinoro sono in "isolamento fiduciario", per utilizzare la definizione della nota ufficiale dell’Ausl Romagna. In sostanza, una quarantena preventiva che dura 14 giorni per accertare di non essere contagiati e non trasmettere il virus ad altri.
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La donna lamentava coliche addominali e si è recata sulle 16 di lunedì scorso nell’ambulatorio del suo medico di base presso la Casa della Salute di Forlimpopoli. È stata poi la dottoressa che l’ha visitata a chiamare il 118 visto il persistere dei dolori. I tamponi per verificare o meno la presenza del Coronavirus sono stati eseguiti tutti presso l’ospedale di Forlì, come prevede il protocollo. Già al primo – di esito positivo – si sono attivati i controlli dell’Igiene Pubblica per stabilire con quali e quante persone la donna fosse entrata in contatto. Tra coloro che sono in quarantena preventiva c’è anche la dottoressa di Forlimpopoli che l’ha visitata: chi è riuscito a parlarle riferisce che sta bene e non presenta sintomi. La stessa misura è stata applicata al personale sanitario della Casa della Salute. Si sta indagando invece su chi possa averla contagiata.
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Nella mattinata di ieri la struttura sanitaria dell’ex ospedale di Forlimpopoli era praticamente deserta: le sale d’aspetto e i corridoi vuoti. Fra le misure prese per cercare di contrastare ulteriormente il diffondersi del virus, oltre a quanto già stabilito da tempo, si è proceduto con la sterilizzazione degli ambulatori dei medici di base, oltre che della sala d’aspetto. Tutti luoghi che potrebbero essere stati frequentati dalla paziente o da altri in caso di eventuale contagio. Inoltre, l’Aot (ambulatorio osservazione terapia) è stato limitato ai soli accessi programmati, cioè coloro che vi si recano per iniezioni e medicazioni. La richiesta delle ricette ripetitive si può svolgere al telefono, chiamando lo 0543.733208 o il 733205, è stato chiuso l’accesso diretto all’ufficio delle infermiere per la richiesta delle ricette. Per quanto riguarda il resto della Casa della Salute, le funzioni rimangono tutte operative, anche se molti pazienti hanno disdetto in giornata la visita che avrebbero dovuto svolgere; la notizia di un presunto caso a Bertinoro o Forlimpopoli si era già diffusa e in molti hanno preferito rimanere a casa. Nelle sale d’attesa le sedie sono state in parte accatastate per poter rispettare la distanza di almeno un metro l’una dall’altra.