REDAZIONE FORLÌ

Chat con le ex compagne d’ateneo

Francesca Abbiati racconta un simpatico ritrovo fra amiche che frequentavano l’università a Forlì

Continuano i racconti ‘da casa’: è vero che la Fase 2 ha allentato quasi ogni cordone, ma non tutti. Ad esempio resta il limite agli spostamenti fra regioni. Ed ecco nel merito questo nuovo scritto inviatoci da Francesca ‘French’ Abbiati.

"Ci siamo conosciute a Forlì nel 2005, arrivate da tutta Italia per frequentare l’università. Dieci ragazze diversissime per provenienza geografica – dal Trentino alla Puglia –, percorso di studi, obiettivi per il futuro, ma un misterioso disegno della sorte ci ha trasformate in una squadra. Insieme, per due anni abbiamo frequentato lezioni, preparato esami, fatto traslochi, amato la piadina romagnola, trascorso infinite nottate in discoteca e lunghe giornate al mare in riviera. Insieme abbiamo riso e pianto, vissuto tutto il bello e tutto il difficile della vita ‘fuorisede’ e siamo diventate, le une per le altre, una famiglia.

Dopo la laurea, ci siamo divise: chi è tornata nella propria città natale, chi si è trasferita per lavoro, ma siamo rimaste unite. Ci sentiamo regolarmente, organizziamo periodici raduni e il nostro attivissimo gruppo whatsapp ci permette di avere notizie di prima mano da quasi tutta Italia anche durante questa pandemia. E proprio questo periodo di reclusione ci ha fatto un grande regalo: un pomeriggio di chiacchiere in videochiamata! C’eravamo quasi tutte, anche se non contemporaneamente, e l’iniziale mezz’ora prevista si è presto dilatata.

È stato come riavvolgere il nastro e ritrovarsi insieme, dentro lo stesso salotto di un appartamento universitario in affitto, a condividere le difficoltà del momento e a sostenerci con la reciproca comprensione. C’è chi ha figli piccoli e non sa più cosa inventarsi per tenerli in casa, chi si sta riorganizzando con la graduale riapertura delle attività di queste settimane, chi è preoccupata per la situazione lavorativa, chi non sa se ad agosto potrà festeggiare il proprio matrimonio nel modo che aveva immaginato dopo averlo tanto atteso. Ma riusciamo anche oggi, come allora, a ridere e scherzare, mentre nelle webcam fanno incursione bambini, compagni, gatti… In un baleno, sono passate due ore ed è tempo di merenda. Mentre ci salutiamo, le guardo una a una negli occhi, queste meravigliose donne, e auguro a loro, e a tutta l’Italia, di poter ripartire con forza, determinazione e voglia di sorridere.