
Valentini ancora out e Forlì trema: senza il suo apporto più fatica e ko
di Simone Casadei
La Pallacanestro 2.015 non brilla, è ‘appannata’ e sempre costretta a inseguire gli avversari, ma spesso vincente. E i due punti strappati con Chieti, domenica scorsa all’Unieuro Arena, non hanno un peso specifico irrilevante, perché consentono agli uomini di Antimo Martino di rialzare la testa dopo due ko di fila (Pistoia e Torino in Coppa Italia) e riacciuffare la vetta del girone Rosso. Non per ultimo, i biancorossi si avviano verso il derby di Ravenna del prossimo weekend rinfrancati dal successo sui teatini.
Insomma, tanti buoni ingredienti resi più amari, però, dalla situazione dell’infermeria. Sì, perché se capitan Daniele Cinciarini e Lorenzo Benvenuti stanno gradualmente recuperando dai rispettivi acciacchi (oggi dovrebbero rientrare in gruppo), un po’ più delicato è invece il discorso legato a Fabio Valentini. Uscito malconcio dalla sfida di giovedì scorso contro Torino, l’estroso esterno classe ’99 ha saltato la sfida con Chieti e l’entità del colpo subìto alla spalla è ancora tutta da capire. Al momento è fermo ai box, non prende parte alle sedute di allenamento insieme al resto della squadra e si limita soltanto a un lavoro atletico. Sarà rivalutato nella giornata di domani, ma è chiaro che la sua presenza al PalaDeAndré è quantomeno in forte dubbio.
Il potenziale forfait di Valentini non è certo una buona notizia per Forlì, che senza uno dei suoi fari offensivi, in stagione, ha spesso e volentieri sofferto. Finendo anche per lasciare punti per strada. Senza di lui, infatti, l’Unieuro nel girone di andata ha perso a Lecce contro Nardò e a Ferrara, andando poi a un passo dal ko pure domenica scorsa contro la Caffè Mokambo. E ancora, impalpabile – a causa dell’infortunio in corso di gara – il contributo del giocatore nella sconfitta con Torino (solo 7’ di utilizzo prima di accomodarsi in panchina), mentre in quella sempre al Palafiera con Cividale era di ritorno da venti giorni di stop a causa di problemi fisici e perciò tutt’altro che al top della condizione (7 punti in soli 19’ quella sera). Ciò significa che, nei cinque passi falsi forlivesi da ottobre in avanti, Valentini era assente o a mezzo servizio in ben quattro di questi. Solo nel big match perso a Pistoia, quindi, non è riuscito a incidere come suo solito.
Appare dunque sempre più evidente come Valentini sia un elemento imprescindibile nelle dinamiche biancorosse, con le sue doti di playmaker e soprattutto di realizzatore mortifero. In grado di accedersi in qualunque momento del match, in particolare dalla lunga distanza, ‘ricaricando’ i compagni in fasi delicate oppure propiziando una break positivo. Non a caso è il secondo miglior marcatore della squadra (12,9 punti a partita, di poco dietro ad Adrian), in appena 25,3’ di utilizzo.
Nelle cinque partite in cui non era disponibile o comunque non al 100%, l’attacco forlivese inevitabilmente ha finito per risentirne, chiudendo sotto media (71,2 punti segnati contro i 76,5 stagionali). Numeri resi meno amari dagli 83 punti mandati a bersaglio contro Chieti nel match finito all’overtime.