Rimini-Forlì, per il basket locale, è qualcosa più di una sfida: è rivalità, è intrecci di giocatori ed allenatori andati e venuti su e giù per la via Emilia, è tradizione di pallacanestro di alto livello. Oggi alle 18, al Flaminio, Riviera Banca e Unieuro si affrontano in un derby che offre tanti temi e si preannuncia caldo e vibrante, tra due formazioni di alta classifica: Rimini è caduta per la prima volta in stagione lo scorso weekend, sconfitta contro Cividale solo al buzzer (89-90) da una triplissima di Redivo; i biancorossi forlivesi sono reduci da due vittorie consecutive contro Pesaro e ad Avellino, che hanno ridato fiducia a una squadra ancora in cerca della migliore condizione, nonché in attesa del rientro di Shawn Dawson, ai box per infortunio.
Sono due formazioni agli antipodi, Rimini e Forlì: se la truppa di Antimo Martino ha la miglior difesa del torneo, concedendo meno di 70 punti a partita agli avversari con pessime percentuali (43% da due e 28% da tre), i rivieraschi possono contare sul miglior attacco del campionato con quasi 87 punti segnati a gara e un fin qui stellare 43% dall’arco.
Certo è che non bisogna stupirsi di questo, perché guardando il roster, Rimini può contare su una squadra dal valore elevatissimo, a partire da Justin Johnson, lungo bidimensionale capace di farsi valere a rimbalzo (oltre 7 carambole a gara) e su entrambi i lati del campo, per arrivare a Gerald Robinson, playmaker vero e di grande esperienza nei massimi campionati europei, arrivato a fine estate per colmare il ripensamento di Robert Johnson e finendo per essere il fit perfetto per una squadra piena di bocche da fuoco da innescare. Tra queste, menzione particolare merita l’ex della partita, Pierpaolo Marini, fin qui americano aggiunto di Rbr, che con quasi 17 punti e oltre 3 assist di media sta confermando di essere uno dei migliori italiani della categoria, come già aveva mostrato nella sua esperienza forlivese tra il 2018 e il 2020.
Ben cinque sono i giocatori in doppia cifra di media nel roster riminese: oltre a Johnson e Marini, ci sono Alessandro Grande (14,8), il veterano Giovanni Tomassini (11,4) e quel Gora Camara, lungamente rincorso da Forlì nella passata stagione, che ora in riva all’Adriatico collezione 12 punti e 5 rimbalzi in meno di 20’ di utilizzo. Poi ci sono ancora Alessandro Simioni, il muscolare Simon Anumba, Stefano Masciadri (che iniziò la sua carriera in maglia FulgorLibertas nel biennio 2008-2010) e capitan Francesco Bedetti.
Per guidare un roster così serve esperienza e grande sensibilità, veri e propri punti di forza di coach Sandro Dell’Agnello, altro ex della contesa, che così ha presentato la partita: "L’Unieuro è una squadra di alto livello con centimetri, chili e organizzazione difensiva. In attacco dovremo fare quello che ci sta riuscendo bene, soprattutto essere dinamici. In difesa dobbiamo essere più consistenti a rimbalzo rispetto a domenica scorsa. Le ultime volte non è andata bene per Rimini? Faremo il possibile – chiosa – perché stavolta vada diversamente".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su