REDAZIONE FORLÌ

Pesaro-Rimini, storia di una rivalità. Dopo 17 anni torna la sfida eterna

Da Myers eroe dei due mondi agli incroci playoff e la volta in cui i biancorossi sbancarono la Vitifrigo Arena

Pesaro-Rimini, storia di una rivalità. Dopo 17 anni torna la sfida eterna

Da Myers eroe dei due mondi agli incroci playoff e la volta in cui i biancorossi sbancarono la Vitifrigo Arena

di Loriano Zannoni

L’età dell’oro, quella dei due scudetti, è lontana, sbiadita e anche in bianco e nero. Pesaro non è più la Scavolini, ma una Victoria Libertas che rimane un colosso per la A2 e spaventa Rimini, anche se, in questo momento, chi sta meglio è certamente la truppa di Dell’Agnello. Il passato non ritorna ma le sfide dirette sono state tante e gli scambi di mercato pure. Basta guardare al roster pesarese nell’ultima partita tra le due squadre, datata 18 maggio 2007.

L’ultima gara di una serie playoff vinta dalla Scavolini, che poi vinse in finale con Pavia e risalì in Serie A. Dove è rimasta fino a pochi mesi fa, quando è ridiscesa nella seconda serie italiana. La Coopsette Rimini perse quella serie 0-3, con protagonisti in campo che però rimangono indimenticabili. Americani di fantasia (Pickett) e sostanza vera (Thomas), giocatori di valore come Scarone e i Filloy. E Pesaro? Hicks e Podestà ma anche Morri e Myers. La storia di Carlton è nota. È stato lui a scriverla, a imprimere il suo marchio in campo, da una parte e dall’altra, con prestazioni da élite assoluta. Per lui un paio di andata e ritorno come di rado capita. Vedete com’è il basket.

Nel 1992 da Rimini a Pesaro. Nel 1994 da Pesaro a Rimini. Nel 2005 a Pesaro, nel 2009 da Pesaro a Rimini. Da più di 17 anni le due squadre non si incontrano, ma gli incroci non mancano. Come Sandro Dell’Agnello, che a Pesaro ha giocato tra il 1994 e il 1996, oppure Spiro Leka, che in Romagna è di casa perché la sua carriera di allenatore è passata agli inizi anche da qui: Morciano, San Marino e Santarcangelo tra il 2003 e il 2009. Inevitabile la vicinanza tra le due realtà, anche se i pianeti sono rimasti distanti per parecchio tempo. La città vuole assistere, da lontano perché la trasferta è stata vietata, a una prestazione di Rbr come lo sono state tante in passate. Perché sì, Rimini ha vinto anche molto bene alla Vitifrigo Arena, un tempo anche Adriatic Arena e poi Bpa Palas.

L’astronave ha accolto, ad esempio, un 80-100 di splendente bellezza a favore di Rimini. Già, quella Vitifrigo Arena che ha 10.323 posti a sedere, con le possibili curve distanti un mondo. Ma una non ci sarà. Rbr vuole portare un regalo ai suoi tifosi confinati in Romagna. Al netto della storia, quella di domani sarà una partita con un valore particolare, con RivieraBanca intenzionata a far restare laggiù i diretti avversari, piuttosto pericolosi in ottica playoff.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su