STEFANO BENZONI
Sport

Odissea Dawson: è di nuovo fermo. E Forlì adesso prova a correre ai ripari

Rientrato in gruppo, l’israeliano ha sentito ancora dolore: out domani con Livorno, non si sa quando rientrerà. Il club scruta il mercato

Odissea Dawson: è di nuovo fermo. E Forlì adesso prova a correre ai ripari

Shawn Dawson qui nella sua ultima apparizione in campo il 2 ottobre all’Unieuro Arena contro Cento. Soffre di un edema osseo (Frasca)

Si allungano i tempi di guarigione di Shawn Dawson e Forlì cerca di correre ai ripari. L’edema osseo di cui il giocatore soffre dal 2 ottobre, data della gara casalinga contro Cento, non è ancora riassorbito, Dawson sente dolore e quindi il piano di recupero inizialmente ipotizzato dallo staff sanitario e tecnico forlivese, che lo avrebbe dovuto portare al rientro in campo nel derby contro Rimini, non si è potuto attuare. E questo perché nonostante alcune settimane fatte di terapia in acqua, magnetoterapia, elettro stimolazione e altri trattamenti, al momento in cui è stato gradualmente riaggregato alla squadra Dawson è tornato a fermarsi.

Gli esami effettuati hanno evidenziato che la situazione rispetto a inizio ottobre è sì sicuramente migliorata, ma non si è ancora definitivamente risolta e, particolare di non poco conto, a questo punto non si sa quando potrà risolversi definitivamente. Per cui dopo aver svolto la scorsa settimana alcuni allenamenti individuali ed altri con i compagni, in questi giorni post derby Dawson è tornato alla routine iniziale, senza più scendere in campo con il gruppo, facendo solo terapie e lavoro personalizzato e guardando gli altri giocare.

Da escludere quindi il suo impiego domani contro la Libertas Livorno e di conseguenza anche nelle successive gare del tour de force che vedrà i forlivesi andare mercoledì 6 a Torino, poi affrontare domenica 10 Orzinuovi, quindi andare nell’infrasettimanale del 13 a Udine per ricevere inoltre domenica 17 Cantù.

Ad oggi i tempi di recupero e di guarigione di Dawson non sono ipotizzabili perché questa è una caratteristica dell’edema osseo, vale a dire proprio l’incertezza nei tempi di recupero. C’è ovviamente anche l’aspetto della volontà che alcuni giocatori hanno, ed altri meno, di sopportazione e di giocare sul dolore, ma questo è un punto estremamente delicato e personale su cui nessuno può emettere sentenze definitive.

Se il giocatore è frustrato per il fatto di non poter scendere in campo, altrettanto delusa è la società che si trova in una situazione non facile per decidere il da farsi. Meglio aspettare, ma non si sa esattamente quanto, Dawson, oppure meglio tornare sul mercato per acquistare un italiano (impresa quasi impossibile), oppure un comunitario a gettone?

La dirigenza della Pallacanestro 2.015 e lo staff tecnico della squadra hanno capito che non è possibile continuare ad andare avanti così, a maggior ragione in un campionato estremamente difficile e competitivo come l’A2 attuale, ‘regalando’ uno straniero. Quindi vogliono correre ai ripari, anche se in un momento della stagione così è molto più facile dirlo che non fare qualcosa di concreto.

Scartata, al momento, per ragioni economiche l’idea di tagliare Dawson e non potendo fino a inizio gennaio giocarsi un visto per un americano, e scartata anche quella di poter trovare un italiano di livello magari proseguendo a giocare solo con Harper come straniero, l’unica soluzione che resta sarebbe ingaggiare un elemento, ovviamente comunitario, magari anche ‘a gettone’ come accadde con Raivio all’inizio della stagione 2022/23.

Nel giro di due settimane ci saranno i tagli della GLeague e forse qualche comunitario si potrà trovare, così come fra i tagli di squadre italiane ed europee dei prossimi giorni. L’idea potrebbe essere quella di aspettare la guarigione di Dawson e vederlo all’opera finalmente in condizione, ma intanto ingaggiare, se possibile, qualcuno che lo sostituisca per aiutare coach Martino e i suoi ragazzi a scendere in campo quantomeno alla pari con le altre.

Non sarà facile, però, non solo ingaggiare quanto soprattutto individuare l’elemento giusto, ma Forlì si sta guardando intorno pronta a intervenire qualora si vedesse l’occasione giusta.

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