Tre ragazzi dai nomi biblici. Tre ragazzi bravi, solari, con un sorriso che illumina, che sono anche ottimi atleti, fiori all’occhiello dell’atletica giovanile della Libertas Forlì, probabilmente un unicum nel panorama nazionale. Sono infatti i tre gemelli Sepa, nati a Cesena il 13 agosto 2009 per via delle eventuali complicazioni legate a un parto trigemellare: vivono a Forlì con mamma Marie Paule (dipendente Orogel), papà Esli magazziniere alla Conad e la sorella Eunice, maggiore di un anno. Loro sono Benis Le Saint (il Santo), Benis l’Eternel (l’Eterno) e Benis Israel (Israele) chiamati così per il profondo senso di religiosità della famiglia legata alla chiesa evangelica. I genitori sono emigrati dalla Costa d’Avorio in cerca di una vita migliore, dopo essersi sposati: mamma nel 2004 e papà tre anni dopo.
Alexandre Dumas vedrebbe rappresentato al meglio nei tre gemelli il suo storico motto ‘Uno per tutti e tutti per uno’. Lo confermano all’unisono: "Dove va uno, andiamo tutti". Fra i 9 e i 10 anni, grazie ai corsi proposti alle elementari vengono affascinati dal minibasket e cominciano a giocare nei Tigers, società oggi scomparsa. Poi il Covid e Diego Tumidei, un amico di Israel, ci mettono lo zampino: mentre gli allenamenti sono interrotti per la pandemia, Diego propone al compagno di scuola di seguirlo al campo Gotti per provare l’atletica. Israel accetta, e con lui vanno anche Le Saint e L’Eternel: è il giugno 2021. I tre colpiscono subito per i loro mezzi atletici, uniti a impegno e passione. Francesco Bertozzi, tecnico della velocità e degli ostacoli, e Sofia Zanotti, allenatrice dei salti, li prendono sotto la loro ala. A proposito, i tre nomi biblici diventano soprannomi più facilmente orecchiabili: Le Saint diventa ‘Les’, L’Eternel ‘Lete’ e Israel ‘Isra’.
I tre sono sempre insieme. Quando non sono a casa o a scuola, sono regolarmente al Gotti dove si allenano cinque giorni alla settimana, d’estate praticamente sempre, dalla mattina alla sera. Fanno anche i compiti insieme a tecnici che ormai li considerano come fratelli più piccoli, in un ambiente dove si sentono amati. Così crescono e migliorano di giorno in giorno. E non sgarrano mai perché a casa c’è ‘Lulù’ (la sorella Eunice) che li tiene in riga. E l’educazione di mamma e papà è severissima: sbaglia uno? In punizione ci vanno tutti e tre...
Oggi frequentano la seconda superiore: Les e Isra a Ragioneria e Lete all’Iti. Isra sostiene di essere il più bravo dei tre, Les e Lete dicono che in classe "se la cavano". In pista invece sono molto forti. Les fa salto in lungo e salto triplo, ma affronta anche ostacoli e prove di velocità, Lete ama soprattutto i lanci del giavellotto, martello e disco, mentre Isra è rimasto affascinato fin da subito dal lancio del disco, ma anche dai 400, dai 100 e 400 ostacoli. Ora sono Cadetti, da gennaio passeranno alla categoria Allievi, le cose diventeranno un po’ più difficili, ma questi ragazzi sono pronti ad inseguire un sogno: per Les "partecipare alle Olimpiadi e ai Mondiali", mentre per Lete e Isra "indossare la maglia azzurra in qualche competizione internazionale". Isra, il più piccolo di statura, aggiunge: "Vorrei dimostrare che non serve avere solo un gran fisico per arrivare".
Finora hanno ottenuto risultati positivi: "La più grande soddisfazione l’ho provata quando ho vinto i campionati italiani di salto triplo", dice Les, che pure ha dovuto anche passare un periodo fermo per una ciste a un piede. Mentre la risposta di Lete e Isra colpisce: "È stato bellissimo partecipare ai campionati italiani insieme ai miei fratelli".
Dopo che in primavera hanno ricevuto il battesimo dalla loro congregazione religiosa, ora la domenica possono gareggiare e partecipare alle competizioni senza che questo interferisca più con gli impegni familiari. Sono tre diamanti grezzi che la Libertas potrebbe far risplendere facendoli diventare tre storici gemelli dell’atletica italiana.
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