Generoso, ruvido e col vizio del gol. Gianluca Maggioli si è costruito una reputazione solida e riconoscibile sui campi di battaglia della quarta serie e domenica, al ‘Morgagni’, guiderà la resistenza del San Marino, penultimo della classe appaiato al Fiorenzuola, agli assalti della co-capolista Forlì.
Ex di turno, il 25enne centrale italo-venezuelano, pilastro della difesa titana, nella passata stagione coi galletti ha totalizzato 25 presenze con 4 gol, 10 cartellini gialli e 1 rosso.
Maggioli, come va sul Titano?"Mi trovo bene, nonostante una classifica, al momento, deficitaria. Ma sono sicuro che il San Marino si riprenderà e potrà dire la sua".
In estate, però, avrebbe voluto prolungare con il Forlì."Non nego che qualche contatto c’è stato, del resto la mia volontà era quella di rimanere. Purtroppo sono avvenuti cambiamenti a livello tecnico e la società ha fatto le sue scelte. Che rispetto, ci mancherebbe, anche perché posso solo ringraziare il Forlì per quello che mi ha dato".
Cosa le resta della parentesi biancorossa?"Quel magnifico gruppo che per gran parte della stagione ha lottato per i primi posti e che aveva raggiunto il traguardo dei playoff, salvo poi vederseli sfilare di mano ingiustamente".
Domenica, al ‘Morgagni’, un testacoda che, sulla carta, vi concede poche speranze."Il Forlì è forte, non lo scopro io. Il primo posto parla chiaro e se lo merita. Conosco il valore dei miei ex compagni e so quanto il campionato scorso abbia dato la consapevolezza di poter fare grandi cose. Inoltre la squadra è stata potenziata. Sarà durissima per noi, ma non partiamo battuti: abbiamo cambiato rotta a livello di prestazioni e prima o poi inizieremo a raccogliere punti pesanti. Magari già da domenica, abbiamo urgenza di muovere la classifica".
Chi potrebbe fare la differenza in questo derby?"Per noi Arcopinto, uno degli elementi più qualitativi; nel Forlì direi Macrì: è fortissimo"
Ha avuto modo di parlare con qualche ex compagno?"Ogni tanto ci sentiamo e sicuramente, domenica, sarà un piacere incontrarsi di persona".
Lei è un difensore col vizio del gol: dovesse farlo domenica?"Per rispetto della società e dei tifosi che mi hanno dato tanto, non potrei mai esultare".
Potendo scegliere, preferirebbe vincere a Forlì ma finire ai playout, oppure perdere ma salvarsi direttamente?"Risposta scontata: preferirei perdere a Forlì, se la nostra salvezza poi arrivasse senza passare dalla lotteria dei playout".
Chi vincerà il campionato?"Chi avrà più continuità di risultati tra quelle attualmente là davanti. Però non voglio sbilanciarmi per non ‘gufare’ nessuno".
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