Generazione Z al potere. C’è la firma di due centennials – nati all’alba del nuovo secolo – nel colpo corsaro (0-2) del Forlì a Pistoia, valso l’aggancio biancorosso al Tau in vetta alla classifica. Se per Elia Petrelli, però, il gol è ormai una piacevole abitudine – il 23enne centravanti di proprietà del Genoa ha già timbrato 6 volte in campionato –, altrettanto non può dirsi per l’imberbe 18enne Giacomo Graziani, diligente centrale adattato con profitto a terzino sinistro, al suo primo acuto tra i ‘grandi’.
Graziani, a Pistoia è arrivata una vittoria che vale doppio. Che aria si respira in cima alla classifica?
"Abbiamo còlto tre punti pesantissimi, essere primi ci riempie di entusiasmo. Che è fondamentale per vivere la settimana con tranquillità e prepararci al meglio in vista del prossimo impegno contro il San Marino".
L’espulsione del portiere avversario vi ha dato chiaramente una mano. Miramari ha dichiarato che senza quell’episodio sarebbe stato difficile uscire dal ‘Melani’ col bottino pieno.
"La Pistoiese è una squadra molto forte e organizzata, tant’è vero che ci ha dato filo da torcere anche con l’uomo in meno, quindi 11 contro 11 sarebbe stato ancora più complicato per noi portare a casa l’intera posta".
Cos’ha scatenato il parapiglia con la panchina di casa dopo il gol di Petrelli?
"C’è stato un fraintendimento, Elia non voleva andare a esultare sotto la panchina della Pistoiese, bensì davanti la nostra. Purtroppo nella foga dei festeggiamenti siamo finiti lì e i nostri avversari l’hanno interpretato come un gesto provocatorio".
Sua la paternità del secondo gol biancorosso, il primo per lei tra i ‘grandi’.
"Dopo una serie di rimpalli nell’area toscana, Campagna è riuscito a recuperare la sfera e a servire di tacco Macrì, che ha calciato in porta: il portiere ha respinto corto e io ho insaccato da due passi. Una grande soddisfazione".
Il Tau perde colpi: è il Ravenna la vera antagonista del Forlì in chiave promozione?
"Probabilmente sì, anche se è prematuro: non siamo ancora nemmeno al giro di boa della stagione. Noi comunque non guardiamo agli altri, pensiamo a vincere partita dopo partita e alla fine tireremo le somme".
Lei nasce centrale, come si trova da terzino?
"La fascia, soprattutto sinistra, non è esattamente il mio habitat naturale, però l’importante è giocare, crescere e aiutare la squadra a vincere".
Il giocatore cui si ispira?
"Ho sempre ammirato Maldini".
Le passioni di Graziani fuori dal rettangolo di gioco?
"Amo lo sport a 360 gradi. Poi trascorro il mio tempo con gli amici, la ragazza e la famiglia".
Lei è studente: cosa le hanno detto in classe dopo l’exploit di Pistoia?
"Frequento la 5ª del Liceo Scientifico Sportivo a Ravenna, i compagni mi hanno subito chiesto di mostrare loro il gol. Sono stati tutti felici".
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