Fabio Valentini è stato dal 2022 al 2024 il playmaker della Pallacanestro 2.015, mettendo al servizio dei biancorossi il suo estro, la capacità realizzativa e il talento di liberare i compagni al tiro. Nella stagione 2022/23 ha realizzato 12 punti e 3 assist di media a partita, mentre nel torneo successivo ha sfiorato la doppia cifra nei playoff. È stato uno dei simboli e dei volti più riconoscibili della squadra arrivata in finale promozione. In questo campionato milita nell’Acqua San Bernardo Cantù, prossima avversaria dell’Unieuro domani al Palafiera.
Valentini, partiamo dai ricordi forlivesi: l’Unieuro è stata la sua consacrazione fuori dalla ‘sua’ Casale Monferrato.
"Per me Forlì è stata casa per due anni, ho ricordi bellissimi della società, del gruppo e dei tifosi. Inoltre in Romagna ho vinto il mio primo trofeo, la Coppa Italia, e ho ancora amici e conoscenti. Sono cresciuto tanto dal punto di vista sportivo e sono ancora in contatto con alcuni compagni di squadra".
Come si trova ora a Cantù?
"Molto bene, sono contento di poter giocare davanti a un pubblico di categoria superiore e per una società che ha un progetto ambizioso".
Che partità sarà quella di domenica al Palafiera?
"Un match tosto per entrambe le compagini. Noi, in trasferta, veniamo dalle sconfitte contro Cividale e Vigevano e vogliamo invertire la tendenza, mentre Forlì è reduce da un risultato negativo contro Udine: insomma c’è voglia di riscatto sia per noi che per loro. In più c’è il fattore del palasport, un ambiente caldo che conosco bene e che spingerà i miei ex compagni per tutti i 40 minuti di gioco".
C’è un giocatore forlivese, in particolare, che pensa possa essere decisivo nell’indirizzare l’incontro?
"Direi il capitano Daniele Cinciarini che si può accendere in qualsiasi momento del match, ma è tutta la squadra a essere pericolosa. Il gruppo, anche quando giocavo con la maglia biancorossa, è sempre stato un fattore determinante che ci ha spinto a raggiungere buoni risultati".
Quest’anno la nuova formula del torneo prevede una promozione diretta e finora sta mettendo in luce un campionato equilibrato e difficile, con diverse sorprese.
"In questa stagione ci sono diverse squadre che sono state costruite in estate con l’obiettivo di vincere il torneo. Anche noi non ci nascondiamo e infatti puntiamo in alto. La capolista Rimini, per esempio, non mi sorprende, è una squadra piena di talenti, mentre devo dire che Cividale sta disputando finora una stagione di alto livello, al di sopra delle aspettative".
Come vede invece Forlì, che ha giocato per alcuni incontri senza l’americano Shawn Dawson infortunato, prima dell’arrivo di Toni Perkovic?
"Ho seguito le vicende di mercato, ma c’è da dire che la squadra ha anche cambiato alcuni giocatori del roster in ruoli importanti ed è ancora alla ricerca della giusta alchimia".
In fin dei conti era successo anche a voi di partire con qualche difficoltà, nella scorsa stagione. Per questo i tifosi non devono preoccuparsi?
"Sicuramente gli elementi rimasti dalla scorsa stagione aiuteranno i nuovi a rendere al meglio e ad assimilare gli aspetti tattici richiesti dallo staff tecnico. Forlì è comunque un gruppo esperto e sarà protagonista fino alla fine".
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