MARCO LOMBARDI
Sport

Forlì, sulla strada il gigante Ronchi. L’ex: "Attenti, meritavamo di più"

Il difensore, per due stagioni in biancorosso, domenica sarà al Morgagni con un Fiorenzuola già in ritardo

Matteo Ronchi, 28 anni e 193 cm di altezza, coi galletti dal 2021 al 2023 (Frasca)

Matteo Ronchi, 28 anni e 193 cm di altezza, coi galletti dal 2021 al 2023 (Frasca)

Tra un Forlì assetato di revanche, dopo lo ‘schiaffo’ di Altopascio, e il pronto ritorno alla vittoria c’è di mezzo un gigante di 193 centimetri. Il suo nome è Matteo Ronchi e vanta trascorsi biancorossi (63 presenze, condite da 2 gol più 3 assist, spalmate sul biennio 2021-23); domenica il diligentissimo centralone riminese, ora fulcro della retroguardia del Fiorenzuola, tornerà al Morgagni vestito da ex per farsi rimpiangere.

Ronchi, che effetto le fa ritornare domenica a Forlì?

"È stimolante perché lì ho giocato due anni, sebbene purtroppo non ci sia più nessuno dei miei ex compagni e dello staff tecnico. In compenso rivedrò con grande piacere l’unico ‘superstite’: il magazziniere Antimo".

Cosa le ha lasciato l’esperienza in biancorosso?

"La scinderei in due parti: il primo anno, difficilissimo, nel quale abbiamo incontrato tanti problemi e cambiato tre allenatori, due direttori sportivi e diversi giocatori; l’anno successivo, invece, grazie all’avvento del ds Cangini si era creato un gruppo forte e speciale, anche se sfortunatamente è finita male perché per un punto non siamo riusciti a centrare i playoff".

Il ricordo più bello?

"Appunto il gruppo del secondo anno, tanto che con molti ex compagni ho stretto rapporti di amicizia che durano tuttora".

E invece la delusione?

Oltre a quei mancati playoff, che meritavamo, non essere ripartiti da quel blocco, che fino a febbraio era secondo e in piena lotta per la vittoria, salvo poi calare dopo il ko nello scontro diretto con la Pistoiese. Potevamo fare qualcosa di importante, ma non ci fu permesso".

Veniamo a domenica: che partita sarà?

"Di sicuro molto difficile. Il Forlì è forte, si è rinforzato e ha un allenatore che ha fatto bene negli ultimi anni e si sta confermando. Noi non potremo permetterci cali di concentrazione".

Finora il Fiorenzuola ha stentato: solo 5 punti e 3 reti messe a segno; la difesa, tuttavia, è tra le migliori del torneo.

"Stiamo facendo il nostro percorso, siamo una squadra nuova, giovane e con un tecnico bravo e preparato. Probabilmente abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato, affrontando squadre importanti come Pistoiese e Piacenza, giocando alla pari, e l’Imolese; l’unica nota stonata è stata la partita persa col San Marino, in cui abbiamo sbagliato approccio. Possiamo solo migliorare e toglierci delle grandi soddisfazioni".

Il Forlì può ambire alla promozione?

"Ogni anno parte per arrivare tra le prime, poi vincere è un altro discorso. Detto ciò, il campionato è molto equilibrato e credo si deciderà solo alla fine. Ora è prematuro azzardare pronostici. È chiaro che sulla carta le squadre attrezzate per vincere sono Piacenza, Ravenna e Pistoiese, le più forti in quanto a budget, blasone, palcoscenico e organico. Il campo però è l’unico giudice".

Dovesse segnare domenica, esulterebbe?

"Difficilmente succederà (ride)... Nel caso però, sì, esulterei. Farei un’eccezione solo per il Rimini, la squadra della mia città, e il Ravenna con cui ho vissuto tre stagioni bellissime, piene di momenti indimenticabili".

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