MARCO LOMBARDI
Sport

Forlì, Saporetti non ci sta: "Certi torti arbitrali sono un insulto"

Il difensore parla del rigore negato e del gol di Lilli annullato: "È la quarta volta, cominciamo a spazientirci"

Forlì, Saporetti non ci sta: "Certi torti arbitrali sono un insulto"

Lorenzo Saporetti tenta di chiudere sul cross di Rrapaj: Manuzzi lo anticipa e segna l’1-0 per il Ravenna all’inizio del secondo tempo (foto Zani)

La convinzione di non aver nulla da invidiare alla corazzata Ravenna mescolata alla rabbia per gli ennesimi errori arbitrali subiti. Lorenzo Saporetti, ministro della difesa di un Forlì uscito scottato dal derby, non crede a un gioco al massacro contro il Galletto e abbraccia forte la prestazione offerta dalla squadra sabato al ‘Benelli’.

Saporetti, da Ravenna il Forlì esce più amareggiato per il ko o rafforzato nelle proprie certezze?

"Dopo la sconfitta si respirava tanta amarezza, mista però alla consapevolezza di essere riusciti a mettere in difficoltà una grande squadra, costruita senza badare a spese".

Nel primo tempo il Forlì si è fatto preferire: avete pensato di poter fare l’impresa?

"Sì, meglio noi di loro, ma non penso che qualora avessimo vinto sarebbe stata un’impresa perché i valori in campo non mi sono parsi troppo distanti".

Altri due abbagli arbitrali ai vostri danni: il Forlì lassù dà fastidio?

"Cominciamo a spazientirci perché la misura è colma: per la quarta volta siamo stati vittime di torti palesi. Questo dà molto fastidio. Certo, le situazioni dubbie ci saranno sempre, ci sta, ma le ripetute sviste clamorose diventano pesanti".

Lei crede alla sudditanza psicologica degli arbitri?

"No, perché ci hanno fischiato contro un rigore in casa del Tau, del Progresso e della Cittadella, tutti club che, con il dovuto rispetto, hanno un esiguo seguito di pubblico. Sta di fatto, però, che abbiamo subito decisioni arbitrali che non esito a definire un insulto".

Cos’è successo in quei 6’ fatali nella ripresa?

"Il loro uno-due ci ha dato una bella botta ma poi abbiamo avuto una reazione da squadra vera. E senza quei due torti arbitrali, un rigore sacrosanto e il gol di Lilli assurdamente annullato, forse la partita sarebbe finita diversamente…".

La contestuale sconfitta del Tau ha lasciato immutato il distacco dalla vetta.

"Vedendo i risultati degli altri campi, è un peccato non aver mosso la classifica perché potevamo accorciare le distanze dalla capolista. Però siamo solo a novembre".

Ravenna a parte, quali sono le dirette concorrenti per la promozione da cui il Forlì dovrà guardarsi?

"Le più blasonate, ovvero Pistoiese e Piacenza, oltre al Tau".

Siete rimasti delusi dalla tiepidissima risposta della tifoseria biancorossa che, tranne pochi irriducibili, ha praticamente disertato il ‘Benelli’?

"No, perché sappiamo quanto è difficile portare il tifoso forlivese allo stadio… Anche se (ride) io ho riempito un discreto pulmino con amici e parenti".

Domenica arriva il Sasso Marconi: urge un pronto riscatto.

"Sì, senz’altro: tocca subito rientrare in carreggiata. Dobbiamo pensare a una partita per volta, consci che in serie D nulla è certo. Il ko del Tau col Progresso ne è la dimostrazione plastica".

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