
Demonte Harper al tiro: la guardia Usa, sabato, ha segnato 8 punti nei 12 (a zero) che hanno aperto il 3° quarto. Brindisi non è più riuscita a recuperare lo scarto
Nel girone di ritorno Forlì ha messo la terza. Intesa sia come marcia – visto il cammino di 11 vittorie nelle ultime 14 gare e 5 nelle ultime 6 –, sia soprattutto come rendimento positivo che i forlivesi hanno avuto nello specifico nel terzo periodo delle partite. Il dato spicca soprattutto se confrontato con quanto successo nei medesimi quarti delle partite disputate nel girone di andata.
Infatti nelle prime 19 gare di stagione regolare la formazione di coach Antimo Martino ha chiuso con un -54 complessivo per quello che riguarda la terza frazione di gioco, dato che oggi, a una partita dalla fine della stagione regolare, si è ridotto a -11. Ciò significa che Forlì nei terzi quarti delle gare di ritorno ha un differenziale positivo di +41. Andando nello specifico, se nell’andata l’Unieuro aveva perso 13 terzi quarti su 19, due li aveva pareggiati e solo quattro li aveva vinti e con margini risicati (un +4, due +2 e un +1), dal 12 gennaio in avanti le cose sono complessivamente cambiate.
Nelle ultime 18 gare disputate, i biancorossi hanno prevalso nella terza frazione in nove occasioni (la metà). Talvolta piazzando anche break importanti e decisivi ai fini del risultato finale: quattro di fila e cinque degli ultimi sei, un dato che segue quello delle partite vinte.
E pensare che l’Unieuro all’inizio del girone di ritorno era partita seguendo la negativa falsariga del girone d’andata: in casa contro Cividale (-10), a Verona, nel derby vinto con Rimini e a Livorno (sempre -1). Sommando quelle quattro partite, si era arrivati dunque a 17 terzi quarti persi su 23. Poi dalla gara vinta in casa contro Torino qualcosa è cambiato: Forlì si è imposta in tre parziali di fila fra cui quello importante a Cantù (17-25 con un break di 9-2 nei primi minuti) e quello in casa contro Udine (21-17). Determinante anche il 29-14 nella trasferta di Vigevano (era 25-9 dopo 7’). Ci sono state ancora incertezze: al Palafiera Cremona, pur battuta, era rientrata in partita subito dopo l’intervallo, mentre a Pesaro pareva che fosse a rischio addirittura la differenza canestri nonostante la larga vittoria dell’andata.
Ma dalla trasferta di Piacenza, la serie di terzi periodi vinti è quasi ininterrotta. Pur a fronte di una sconfitta, a Rieti il parziale ha fatto segnare una riscossa: 7-17, con i padroni di casa tenuti senza segnare dal campo per 10 minuti. E poi il 24-17 nel derby contro la Fortitudo propiziato dal 13-0 nei primi 4’30’’. Ed è storia recente il 12-0 con 8 punti di Demonte Harper nella vittoria casalinga del sabato pre-pasquale contro Brindisi. Si spera che il break di 15-3 subìto da Avellino (21-25 totale) sia stata l’ultima eccezione di una nuova ‘regola’, che ha capovolto il trend precedente.
Curiosità: considerando il cammino di Forlì da inizio stagione ad oggi negli altri tre parziali, vediamo che Forlì è a -15 nei primi quarti, stravince la seconda frazione con un netto +81 e ha una differenza positiva anche per i soli quarti finali di +46. Insomma, è il caso di dire che, come il campo ha dimostrato, nelle ultime settimane i conti stanno cominciando a tornare.
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