MARCO LOMBARDI
Sport

Forlì, la carica di Macrì, Farinelli e Lilli: "Siamo pronti a giocarcela con le big"

Presentati tre neoacquisti, decisi a sfidare i pronostici: "Ravenna, Pistoiese e Piacenza super, ma possiamo dar loro fastidio"

Da sinistra Davide Macrì, Nicola Farinelli, il direttore generale biancorosso Matteo Mariani e Fabrizio Lilli (Frasca)

Da sinistra Davide Macrì, Nicola Farinelli, il direttore generale biancorosso Matteo Mariani e Fabrizio Lilli (Frasca)

Aspettando... Godot, ovvero l’agognato centravanti in grado di accendere le fantasie di una tifoseria impaziente e mugugnante, il Forlì può consolarsi con tre nuovi asset offensivi: Davide Macrì, Nicola Farinelli e Fabrizio Lilli, tutti presentati ieri nel ‘ventre’ del ‘Morgagni’. Due ali e una mezzala, che ‘vedono’ la porta, dalla vena dei quali passeranno molte delle fortune del Galletto 2024-25.

"Avevo altre richieste nello stesso girone, ma parlando col direttore sportivo è scattata subito la scintilla. E dalle prime uscite ho l’impressione di aver fatto la scelta giusta", scandisce Macrì. La 27enne ala di Riano, Comune della città metropolitana di Roma Capitale, tesse le lodi della proposta di gioco elaborata da mister Miramari ("Rispecchia le mie caratteristiche"), si dice "prossimo a raggiungere la condizione ottimale" e confessa un debole per Leo Messi.

La parola poi a Nicola Farinelli, pupillo del tecnico felsineo, che ricostruisce così la genesi e la metamorfosi del proprio ruolo: "Nasco trequartista-mezzala, poi nei primi anni coi grandi ho iniziato a ricoprire il ruolo di mediano in un centrocampo a due. Infine a Corticella è stato proprio mister Miramari a spostarmi sulla fascia. Con ottimi risultati, perché negli ultimi due campionati abbiamo vinto un playoff e perso una finale. Detto questo – continua il 23enne brevilineo ravennate –, prediligo giocare esterno piuttosto che centrocampista, in quanto riesco a esaltare le mie qualità di gamba nell’uno contro uno". Sulla replicabilità del modello Corticella anche in una piazza importante, in ossequio alla ‘mentalidad ganadora’ tipica del Miramari-pensiero, Farinelli non nutre dubbi e spande ottimismo a piene mani: "Assolutamente sì. Anzi, sono convinto che possiamo fare uno step ulteriore. Dobbiamo farlo".

Chiude la carrellata delle presentazioni Fabrizio Lilli, 20enne mezzala capitolina scuola giallorossa – è cresciuto nella ‘magica’ nidiata dei 2004 composta, tra gli altri, da Cherubini, Pagano e Pisilli –, proveniente dall’Anzio, club laziale di serie D con cui ha totalizzato 34 presenze condite da 10 gol. "Sono un centrocampista, ma posso giocare anche a ridosso delle punte. Nelle ultime uscite sono stato schierato addirittura da centravanti, un ruolo che onestamente non avevo mai interpretato prima d’ora, però mi sono trovato bene".

Inevitabile un giro di pareri sulle favorite del girone D. "È innegabile che Ravenna, Pistoiese e Piacenza sono le tre più forti, quantomeno sulla carta – dichiara Farinelli –. Quanto a noi, dobbiamo recitare un campionato di vertice, provando a dar loro fastidio". Sottoscrivono in calce Macri e Lilli: "Ha già detto tutto Nicola. Sono le squadre più attrezzate, quelle che hanno fatto un mercato importante, soprattutto a livello economico. Ma anche noi possiamo dire la nostra. Non siamo da meno".

Oggi, intanto, il Forlì scende in campo alle 17.30 al ‘Giacomo Filippi’ di Forlimpopoli per affrontare nel quarto test della pre-season la Primavera del Cesena, neopromossa nel massimo campionato di categoria, guidata dall’ex tecnico biancorosso Nicola Campedelli.

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