Mirko Drudi, dopo un periodo ostacolato da qualche acciacco, è tornato a tutti gli effetti protagonista nel cuore della difesa del Forlì. Dopo i 90’ minuti di otto giorni fa, nel vittorioso match vinto 3-1 col Sasso Marconi, domenica l’esperto difensore si è ripetuto nel blitz in casa del Tuttocuoio.
Allora, Drudi, questo è un campionato che il Forlì può vincere?
"A mio avviso il Forlì ha tutte le carte in regola per poter lottare fino alla fine del campionato. È un girone molto equilibrato: finora nessuna squadra è riuscita a prendere il largo e anche contro le squadre che lottano per salvarsi non è semplice".
Da due settimane è tornato in campo dal 1’: come sta?
"In queste due partite mi sono trovato bene. È chiaro che per carburare ho bisogno di mettere in fila quattro o cinque match. Spero di poterlo fare".
Col rientro di Saporetti, però, lo spazio si stringe.
"La mia preferenza è per il ruolo di centrale difensivo, la mia posizione abituale. Ma in ogni caso sono a disposizione dell’allenatore per adattarmi anche in altri ruoli".
Domenica, con tante assenze, la squadra ha dimostrato di saper superare ogni difficoltà.
"Senza dubbio il nostro è un gruppo ben assemblato. E stiamo dimostrando che tutti i componenti sono bravi a farsi trovar pronti in ogni situazione. Compresi gli under".
Domenica, con lo scontro diretto tra Ravenna e Tau Altopascio i tre punti erano fondamentali: ve lo siete detti?
"Ne eravamo consapevoli, per accorciare le distanze dal vertice. Siamo stati bravi a portarli a casa".
In una partita dai due volti.
"Dopo il primo tempo, che avremmo dovuto chiudere col risultato in tasca, il Tuttocuoio ci ha messo in difficoltà con un cambio di assetto. Abbiamo sofferto ma siamo riusciti a chiudere bene una gara non facile, su un terreno di gioco inespugnato fino a domenica".
Quali sono le avversarie più pericolose?
"Sicuramente il Ravenna presenta una rosa di giocatori molto qualificata, lo considero in primissima fila per la vittoria finale. Il Tau è una squadra forte fisicamente e ben organizzata: se è in vetta non è certamente un caso. Poi anche il Lentigione, che ha un allenatore come Cassani molto preparato, con una difesa molto organizzata. Non escludo anche il rientro in gioco della Pistoiese, che si sta riprendendo. E il Sasso Marconi mi ha fatto un’ottima impressione".
Come si trova con un allenatore, diverso da tanti altri, come Miramari?
"Pian piano stiamo assimilando la sua mentalità. Sono convinto che col passare delle giornate tutta la squadra troverà un assetto sempre più convincente".
Cosa si sente di poter promettere ai tifosi?
"Innanzitutto vorrei che le nostre prestazioni portassero allo stadio un pubblico più numeroso: è molto stimolante giocare in uno stadio pieno. Noi, di certo, faremo di tutti per riuscirci".
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