FRANCO PARDOLESI
Sport

Forlì, che sfida col ‘nuovo’ Ravenna. C’è da evitare il poker di Marchionni

Domani sera (ore 20) i galletti al ‘Benellì’ contro i giallorossi reduci da 9 punti su 9 col mister subentrato

Forlì, che sfida col ‘nuovo’ Ravenna. C’è da evitare il poker di Marchionni

Battaglia già in Coppa a inizio settembre, derby finito 1-1 e poi perso dal Forlì ai rigori

Domani sera l’attesissimo derby con l’etichetta ‘Vecchia Romagna’. In pratica uno spareggio per battezzare il segugio dietro la lepre Tau Altopascio. Non solo, però, per gli evidenti motivi di classifica e per la tradizionale rivalità sportiva questo derby è così di richiamo e ricco di fascino: c’è anche il fatto che si giochi in notturna, quasi fosse una serata di gala, e ciò a causa dello svolgimento domenica della Maratona di Ravenna.

La trama del faccia a faccia tra le due squadre, che sin dall’inizio non hanno nascosto ambiziosi progetti, sembra scritta da un abile regista. Un copione ad hoc che va in scena nel momento della frenata del Tau Altopascio, leader a quota 25, ma con soli 4 punti nelle ultime tre partite, a fronte dell’accelerazione del Forlì, reduce da due significative vittorie, e di un Ravenna resuscitato dalla cura di Marco Marchionni: 9 punti in 3 gare. ben 10 gol fatti e 1 solo preso.

La squadra giallorossa, alla prima annata dopo l’acquisizione della famiglia Cipriani, è stata assemblata dal diesse Davide Mandorlini che si è avvalso della clamorosa esperienza di un ‘certo’ Ariedo Braida, vicepresidente, che gli sportivi più esperti ricorderanno quale implacabile centravanti del Cesena negli anni Settanta, poi architetto illuminato delle fortune euromondiali di Milan e Barcellona.

Il cammino del Ravenna è iniziato con la guida di Mauro Antonioli (non confermato dal Forlì), con un percorso sorprendentemente accidentato fatto di ben tre ko nei primi sei match. Al Benelli hanno portato via l’intera posta Prato e Sasso Marconi, entrambe per 1-2, mentre hanno perso Tuttocuoio (2-1), San Marino (2-1) e Piacenza (3-0).

Per la sfida di domani mister Marchionni, che adotta il modulo 3-5-2, confermerà sulla corsia sinistra l’ex più in vista, Paolo Rrapaj, mentre dovrà decidere l’eventuale impiego del trequartista Umberto Nappello, anch’egli ex biancorosso. Per la difesa biancorossa, poi, i pericoli pubblici portano i nomi degli avanti Manuzzi e Lo Bosco, entrambi a segno quattro volte così anche il centrocampista Dachi Lordkipanize.

Le due squadre si sono incontrate già in Coppa Italia col Forlì, sconfitto ai rigori 6-5 dopo l’1-1 del 90’, capace di mettere alle corde i rivali giocando un’ottima gara. Nella storia recente dopo l’1-1 nel 2015-16 il Forlì ha perso gli ultimi tre incontri giocati al Benelli tutti in serie D: 2-1, nel 2021-22 e 2022-23, 3-0 l’anno scorso. Per i biancorossi però, nel bilancio complessivo del derby, 39 vittorie a fronte delle 32 dei giallorossi (27 i pari).

Per la partita di domani Miramari (ancora appiedato e per la quarta e ultima volta sostituito dal vice Ceglia) potrà di nuovo contare su Menarini, che ha scontato un turno di squalifica, e probabilmente su Gaiola, tornato in gruppo. Nel reparto avanzato, dove pare che la società possa tornare sul mercato, ancora fuori lo squalificato Macrì e per un malanno muscolare Merlonghi, mentre si tenterà il recupero dell’acciaccato Farinelli.

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