SIMONE CASADEI
Sport

Forlì applaude il suo pacchetto italiano. Con Pesaro 64-16 la sfida in ‘tricolore’

La squadra di Martino sta ovviando soprattutto in casa (tre vittorie su tre) allo scarso apporto avuto finora dai suoi stranieri

Forlì applaude il suo pacchetto italiano. Con Pesaro 64-16 la sfida in ‘tricolore’

Matteo Parravicini, 23 anni, è finora il miglior marcatore biancorosso: mercoledì scorso nel 71-50 contro Pesaro per lui 18 punti (Salieri)

Il fattore Unieuro Arena ha giocato ancora la propria parte. Dopo Cento e Verona, anche Pesaro è caduta in via Punta di Ferro certificando così un ruolino casalingo immacolato per gli uomini di Antimo Martino. Una vittoria preziosa, ottenuta senza l’apporto di Shawn Dawson e con l’altro americano, Demonte Harper, tutt’altro che produttivo sul fronte offensivo: ha chiuso il big match con appena 7 punti in 30’ e 2/13 dal campo.

Gli ingredienti del successo targato Unieuro, insomma, sono in gran parte da ricercare nel gruppo di italiani a disposizione di Antimo Martino. Al netto della consistente prestazione difensiva – complessivamente di buon livello nel corso dei 40’ di gioco –, l’attacco non si è rivelato sempre costante e puntuale. Come nel corso della terza frazione, con appena 11 punti all’attivo (Pesaro comunque ne ha segnati 14). Ma i 71 punti mandati a bersaglio restano ugualmente un bottino ragguardevole, a maggior ragione contro un avversario di ottima caratura, seppur in difficoltà.

Con Harper che non si è messo in mostra in alcun modo nella metà campo offensiva, significa che gli otto ‘seniores’ italiani in maglia forlivese hanno segnato complessivamente la bellezza di 64 punti. Un numero davvero impressionante, che dimostra tutta la forza del pacchetto costruito in estate. Il dato assume poi contorni ancor più evidenti se rapportato al computo degli avversari. Certo, la Carpegna Prosciutto ha faticato a toccare quota 50 punti segnati e all’appello mancava Danilo Petrovic (non proprio la punta di diamante del roster). Sta di fatto che gli italiani di Pesaro hanno segnato appena 16 punti in tutto. Il miglior marcatore? Quirino De Laurentiis con 5 punti e un solo tentativo, realizzato dall’arco, dal campo.

Forlì, invece, può leccarsi i baffi. Perché Gaspardo si sta rivelando un’ottima risorsa sulle due fasi di gioco. Fatta eccezione per l’esordio a Cividale, ha sempre chiuso in doppia cifra (11,4 punti ad allacciata di scarpe) e mercoledì ha sfiorato la terza ‘doppia doppia’ in cinque partite. Capitan Cinciarini può accendersi da un momento all’altro, così come Tavernelli è apparso in crescita. Per non parlare di Parravicini, autentico mattatore offensivo dell’Unieuro. Contro Pesaro ha chiuso con 18 punti, segnando i canestri decisivi dalla lunga distanza. Le statistiche, finora, non mentono: è il miglior marcatore biancorosso con 12,4 punti di media in appena 21,6’ di utilizzo e un mostruoso 48,9% di realizzazione dal campo.

Sotto la lente di ingrandimento, poi, finisce anche il settore lunghi forlivese, quest’anno più che mai a trazione italiana. Detto di Gaspardo, anche i compagni di reparto stanno infatti lanciando ottimi segnali. Perché se il miglior Del Chiaro si è visto nelle prime uscite, Pascolo è il ‘solito’ punto di riferimento, in grado di garantire minuti di qualità e quantità. Nel pitturato, importanti passi in avanti – innanzitutto sul piano fisico – si sono visti anche da Magro, limitato nelle ultime gare soltanto dai falli. Rispetto alle difficoltà palesate sotto canestro nelle battute iniziali dello scorso campionato, la differenza è notevole.

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